A Crocetta del Montello dal 28 marzo un percorso espositivo a tappe sull’arte dal ‘900 agli anni 2000

Nella mattinata del 13 febbraio, in sala consigliare a Crocetta del Montello, si è tenuta la presentazione del nuovo progetto culturale firmato amministrazione Tormena. Si tratta di un ciclo espositivo di tre grandi mostre, per il triennio 2020-2022, volte a raccontare l’importanza della pittura veneta nell’evoluzione dell’arte italiana.

Un percorso che partirà dai primi anni del Novecento fino agli anni Duemila, un progetto a tappe curato in partnership con l’associazione “ArtDolomites” di Belluno che opera nell’organizzazione di eventi culturali da diversi anni.

La prestigiosa Villa Ancilotto di Crocetta farà da sfondo al trittico espositivo che non ha solo l’ambizione di essere una guida per comprendere cos’è stata l’arte nel secolo scorso, ma anche quello di offrire uno spunto di riflessione e approfondimento.


Il percorso artistico sarà così suddiviso: la prima mostra “1910-1940: la rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto, da Gino Rossi a Guidi e De Pisis”, la seconda “1940-1970: la rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto, da Music a Deluigi e Tancredi” mentre l’ultima “1970-2000: la rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto, da Vedova a Santomaso”.

La prima mostra del ciclo aprirà i battenti il prossimo 28 marzo e resterà a disposizione del pubblico fino al 14 giugno. Durante la presentazione hanno preso la parola il Sindaco Marianella Tormena: “Crediamo profondamente che investire in cultura paghi, ricordando sempre la difficoltà di reperire fondi ad hoc. È un’opportunità da cogliere, come amministratori abbiamo il compito di valorizzare le bellezze del territorio utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione. Una mostra del genere nasce grazie ad una sinergia di protagonisti che posso solo ringraziare”.

Anche l’assessore alla cultura Giancarlo Fritz ha sottolineato alcuni punti cardine: “L’iniziativa è concreta: dare nuovo lustro a Gino Rossi, crocettano d’adozione. La cultura attira turismo e dobbiamo far conoscere il genius loci che ci caratterizza. Finora non è mai stata operata un’azione specifica nei confronti del turismo comunale anche se due terzi del nostro territorio è riconosciuto Sic: proprio per questo motivo non accettiamo e non staremo a guardare chi vorrebbe distruggere quest’area unica”.

In pentola bolle anche la creazione di una guida turistica comunale, moderna e aggiornata, per far sì che il turista che scopre Asolo, Valdobbiadene o Conegliano abbia desiderio e curiosità di fermarsi anche a Crocetta.

Successivamente sono intervenuti anche Renzo Limana, presidente di “ArtDolomites” e i due curatori della mostra, Antonella Alban e Giovanni Granzotto. Questi ultimi hanno spiegato come l’esposizione sia composta in gran parte da opere di proprietà privata, quindi offerte al grande pubblico per la prima volta, e come sia affascinante che una piccola cittadina abbia deciso di avventurarsi in un progetto simile.

Ritenendo fondamentale il ruolo dell’arte, della progettualità d’ampio respiro condivisa, hanno ribadito come la cultura non sia una spesa ma una risorsa. Il primo percorso espositivo sarà anticipato da un convegno dal titolo “1910-1940…E l’arte cambiò il mondo” che si terrà giovedì 27 febbraio alle ore 20:30 presso la sede della società operaia a Crocetta del Montello. In quell’occasione i curatori introdurranno il percorso artistico della mostra.

(Fonte: Ylenia Bigolin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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