Le sorti del bosco del Fagarè continuano a tenere banco.
Dapprima l’interpellanza, firmata dai gruppi di minoranza e portata nell’ultimo consiglio comunale del 2020 di Crocetta, ora invece l’appello delle associazioni del territorio.
Gli “Amici Bosco Montello”, “Arianova”, il “Circolo Legambiente Piavenire”, il “Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano”, il “Gruppo Naturalistico Montelliano”, la “Lipu Delegazione Trevigiana”, “SOS Anfibi ODV” e “WWF Terre Del Piave TV-BL” rivolgono un appello ai sindaci dei Comuni di Crocetta del Montello e di Cornuda per il mantenimento dell’integrità del bosco Fagarè, affermando la netta opposizione alla vendita di una sua parte, annunciata dall’amministrazione di Cornuda.
Lunedì 1 febbraio infatti è previsto il consiglio a Cornuda e tra i punti all’ordine del giorno è presente anche l’interpellanza “gemella” a quella trattata a Crocetta.
Le associazioni puntano l’attenzione sulla tutela dell’ambiente, del bosco di 149 ettari situato sulle pendici settentrionali dei Colli Asolani e fin dal 1888 caratterizzato da una proprietà indivisa dei due Comuni.
“Questo ha consentito che si mantenesse intatto fino ai giorni nostri e che si elevasse, nella cultura popolare locale, a patrimonio storico e identitario di valore irrinunciabile – spiegano i promotori di questa iniziativa. L’ avvio della frammentazione del bosco costituisce una minaccia per la sua conservazione, infatti l’esperienza insegna che dove si è deciso di smantellare la proprietà unica e indivisa di un bene ambientale come un bosco, questo ha perso progressivamente di qualità, degradandosi. Si tratta di uno dei tesori naturalistici della provincia, quei tesori che cercano di compensare la grande pressione antropica esercitata sulla maggior parte del nostro territorio”.
Il bosco presenta una ricchezza botanica e faunistica eccezionale, caratterizzato da una grande varietà di specie arboree e arbustive come carpini, querce, frassini, aceri, pioppi, faggi, castagni, noccioli, prugnoli, biancospini e da un sottobosco rigoglioso che offre splendide fioriture di gigli, iris, orchidee, ellebori, gerani.
È parte di “Rete Natura 2000. ZSC Colli Asolani” e riconosciuto come “Area di Rilevanza Erpetologica Nazionale” per la notevole ricchezza di anfibi e rettili.
“Riteniamo sia responsabilità delle comunità locali – continuano le associazioni – adoperarsi perché l’integrità di questo bene pubblico si conservi anche per le future generazioni. Se il sindaco di Cornuda Claudio Sartor con la sua decisione ha voluto richiamare l’attenzione sulle risorse e l’impegno necessari a gestire il bosco Fagarè, i nostri gruppi sono disponibili a condividere le proprie competenze ed energie al fine di preservarlo nella sua interezza, adoperandosi per procurare risorse economiche locali, regionali ed europee per la sua tutela”.
(Fonte: Ylenia Bigolin © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione delle associazioni promotrici).
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