Crocetta del Montello, il Comitato di tutela delle Grave di Ciano chiede un incontro pubblico al Governatore Zaia

Dopo la rielezione del Governatore Zaia alla guida del Veneto anche il Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano è tornato a farsi sentire.

Abbiamo volutamente mantenuto il silenzio durante lo svolgimento della campagna elettorale – spiega il presidente Franco Nicoletti – in quanto organizzazione apartitica. Era nostra volontà non voler influenzare in alcun modo il voto ma oggi, alla luce del risultato elettorale e con riferimento al programma elettorale inviato a tutti i cittadini del Veneto della coalizione uscita vincente dal confronto in tema di ambiente, non nascondiamo la profonda preoccupazione“.

I punti che trattano la tematica ambientale sono solo due: il primo verte sulla sicurezza idrogeologica con il completamento del piano D’Alpaos per 2,5 miliardi di euro mentre il secondo sviluppa le norme per realizzare velocemente le opere di difesa ambientale.

Il primo nodo tradotto e semplificato ai minimi termini significa in primis: diga a Falzè, anche se di dimensioni ridotte rispetto al primo progetto, e casse di espansione sulle Grave di Ciano, oltre ad altre casse sparse qua e là, tutte all’interno delle Grave del Fiume Piave, quindi togliendo ulteriore spazio naturale al fiume con una escavazione di “oro bianco” e cementificazione selvaggia, “per la grande gioia delle aziende di escavazione e cementificazione che già stanno prelevando decine di migliaia di metri cubi di ghiaia con il beneplacito di Regione e Genio Civile in barba a qualsiasi principio di tutela sia del fiume sia della sicurezza idrogeologica stessa” prosegue.

Il secondo punto significa “meno norme ambientali per realizzare velocemente le opere di difesa del territorio”, quindi non per la difesa dell’ambiente ma a suo discapito.

Sottende anche voler mettere a tacere legalmente tutte le voci di protesta delle popolazioni coinvolte, che nel caso di Crocetta del Montello ha dato circa l’80% del suo consenso elettorale a questa coalizione politica, delle associazioni ambientaliste e dei comitati spontanei.

Il tutto si andrà a concretizzare ancor più con l’eventuale autonomia regionale in cui una delle autonomie richieste è proprio quella ambientale. Indicazioni dal Ministero dell’Ambiente sono giunte ancora mesi fa, con la viva richiesta di procedere adottando la metodologia propria dei contratti di fiume e le Direttive Europee in materia, che se non fossero rispettate porterebbero ad infrazioni e relative sanzioni a danno dei cittadini.

L’ultima speranza che ci rimane – conclude Nicoletti – è di aver male interpretato i punti e per questo chiediamo a voce alta un incontro pubblico con il nostro Presidente Zaia a Crocetta del Montello per illustrare a tutti i cittadini che vorranno essere presenti, e che lo hanno votato dandogli per l’ennesima volta una grande prova di fiducia, quali siano i piani e le soluzioni che ha in progetto di mettere in atto in merito alla tutela idrogeologica del Fiume Piave e di tutto l’ambiente che circonda questo fiume”.

(Fonte: Ylenia Bigolin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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