Pur tra tante difficoltà in questo difficile 2020, la prima esposizione della mostra “La rivoluzione silenziosa dell’arte” ha riscosso un ottimo successo.
L’amministrazione comunale di Crocetta del Montello, insieme agli organizzatori di ArtDolomites, ha deciso di chiudere anzi-tempo l’esposizione, vista l’impossibilità di riaprirla prima della fine dell’anno.
Le normative anti Covid-19 hanno purtroppo costretto a prendere questa dolorosa decisione. Dopo lo spostamento in autunno, la mostra è stata aperta lo scorso 11 settembre ed è rimasta visitabile per otto settimane fino al DPCM diramato il 4 novembre 2020.
Nell’arco di questo periodo, con aperture solo nei weekend, i visitatori registrati sono stati oltre 1900, prevalentemente in una fascia d’età tra i 55 e i 65 anni ma anche molte coppie giovani. Tra questi, anche molti collezionisti, considerando che gran parte dei quadri esposti provenivano da collezioni private.
“È stato un successo – afferma il vicesindaco e assessore alla cultura Giancarlo Fritz – nonostante le disposizioni anti Covid-19 non abbiano permesso la presenza e le visite delle scolaresche su cui contavamo molto”.
Grazie al lavoro di promozione, la mostra ha raggiunto una visibilità regionale ma anche oltre ai confini del Veneto, attirando visitatori dall’Emilia-Romagna, il Friuli Venezia-Giulia e il Trentino-Alto Adige.
Lo scopo dell’iniziativa era anche quella di attirare nuovi turisti a Crocetta del Montello e da questo punto di vista il riscontro è stato ottimo.
Molti ristoratori hanno registrato un aumento dei clienti e molti di questi erano visitatori della mostra. “Il nostro obiettivo era quello di creare uno shock culturale a Crocetta del Montello – conclude Fritz – e finalmente sul territorio c’è stata una mostra di livello, apprezzata dai visitatori. Auspichiamo che i cittadini del nostro Comune possano godere maggiormente dell’esposizione nel 2021, quando è in programma il secondo appuntamento. Un ringraziamento particolare va allo staff di ArtDolomites guidato dal presidente Renzo Limana e dalla sua vice Debora Lotto, oltre ai curatori il professor Giovanni Granzotto e la professoressa Antonella Alban”.
(Fonte: Ylenia Bigolin © Qdpnews.it).
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