“Truffa del vaglia online”, il racconto di una crocettana

Presunto tentativo di truffa con il metodo del "finto vaglia online" a Crocetta

Presunto tentativo di truffa con il metodo del “finto vaglia online”. A denunciarlo è una residente in paese: oggetto della truffa sarebbero due semplici sedie messe in vendita in un sito di compravendita.

“Due sedie per un valore complessivo di soli 20 euro – spiega la crocettana -. Sono stata contattata da due potenziali acquirenti ed entrambi mi hanno proposto di procedere con l’acquisto e il ritiro a mezzo corriere. Come metodologia di pagamento hanno insistito per un vaglia, proposta che mi ha lasciato perplessa. Entrambi gli interlocutori sono divenuti molto insistenti, chiedevano che andassi immediatamente ad uno sportello postale con il mio bancomat e seguissi le loro indicazioni telefoniche. Al mio diniego hanno mollato e non si sono più fatti vivi”.

Questo raggiro, conosciuto ormai da qualche anno, si concretizza nel mercato dell’e-commerce, ma se finora il rischio di subire una truffa era per il compratore, con questo metodo è il venditore ad essere derubato.

La prassi è quella raccontata dalla signora crocettana: solitamente alla risposta del venditore di non avere un conto corrente postale il truffatore ribatte dicendo che non è necessario e che l’importante è avere un bancomat o una carta di credito e recarsi a uno sportello ATM (Postamat) di un qualsiasi ufficio postale.

Una volta inserito il bancomat o la carta di credito, il venditore viene guidato passo passo nelle operazioni da eseguire, venendo istruito perfino sui pulsanti da cliccare sullo schermo, dicendo di inserire l’importo pattuito e dettandogli il codice di quello che dovrebbe essere il vaglia online che il venditore sta aspettando di incassare. In verità, una volta completata la procedura, il venditore si accorgerà che il proprio conto corrente è stato alleggerito, andando a rimpinguare la PostePay del truffatore, carta il cui numero corrisponde a quello dettato.

“Per fortuna non ho ascoltato queste figure – conclude la donna –; ho voluto però raccontare la mia esperienza per mettere in guardia eventuali altri venditori. Procederò anche a segnalare l’accaduto ai Carabinieri”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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