Il Tribunale delle Acque rimanda a settembre il procedimento avviato dal Comune per bloccare le casse di espansione sulle Grave

Grave di Ciano
Grave di Ciano

Tutto rinviato a settembre. Nulla di fatto, almeno per ora, al Tribunale delle Acque: l’udienza in programma ieri 8 marzo in merito al procedimento avviato dal Comune di Crocetta del Montello per bloccare la realizzazione delle casse di espansione alle Grave di Ciano, ha prodotto un rinvio all’autunno.

Nell’udienza di ieri le parti hanno presentato le loro perizie e i giudici hanno disposto il rinvio per esaminare le carte. L’Amministrazione comunale di Crocetta ha presentato nel corso dell’udienza la propria memoria difensiva, spiegando dal punto di vista tecnico come le casse di espansione sarebbero un danno incalcolabile per l’ecosistema territoriale, andando a distruggere una parte importante del Paese e compromettendo l’equilibrio ambientale.

Dal canto suo, l’Avvocatura dello Stato che difende invece la realizzazione delle casse di espansione ha depositato una relazione del novembre 2021 commissionata dall’Autorità di Bacino e realizzata dall’Università di Bologna e Siena. In virtù di queste perizie i giudici del Tribunale delle Acque hanno stabilito un rinvio dell’udienza al prossimo 27 settembre: in questa fase, inoltre, non è da escludere che i giudizi possano nominare un CTU (consulente tecnico d’ufficio) terzo, che possa realizzare una perizia super partes per esaminare la pratica.

“Il Tribunale si è preso ulteriori sei mesi – spiega il sindaco Marianella Tormena – per approfondire tutta la documentazione. Per noi saranno sei mesi di duro lavoro, continuando il progetto di valorizzazione e conoscenza delle Grave, uno scrigno di biodiversità e unicità. Spero che l’interesse da parte di tutti rimanga alto, alla fine si tratta di un altro tassello di un percorso che stiamo affrontando e che spero ci porti a una conclusione positiva”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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