A Farra di Soligo la Veglia diocesana per la Pace 2022. Domenica un percorso fino alla chiesa della Madonna dei Broi: fu prigione durante la Grande Guerra

Si terrà nel pomeriggio di domenica 9 gennaio la tradizionale Veglia diocesana per la Pace presieduta dal vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo. I fedeli della comunità ecclesiale tra Piave e Livenza si sono dati appuntamento nel Quartier del Piave, e in particolare a Farra di Soligo, dove i partecipanti seguiranno un rito itinerante: con partenza alle 15.30 dalla chiesa arcipretale, la veglia si snoderà lungo il “percorso della pace”, fino all’arrivo alla chiesa della Madonna dei Broi.

Particolarmente significativa la scelta della sede di quest’anno, poiché l’Alta Marca e il territorio farrese furono teatro di feroci combattimenti e atroci sofferenze nel periodo della Grande Guerra e oggi si propongono come modello di memoria, riconciliazione e cooperazione attraverso iniziative a ricordo dei Caduti e a favore della promozione della pace.

“Siamo ben lieti di ospitare quest’anno la veglia per la pace – commenta il parroco don Brunone De Toffol – Oltre cento anni fa il territorio di Farra subì l’occupazione durante la prima Guerra mondiale, e la chiesa della Madonna dei Broi fu destinata a prigione, deposito di armi e stalla. Proprio questa riflessione sul passato ci ha portati a dire che questo luogo dovesse diventare un sito religioso di pace, visitabile da tutti”.

La veglia prende il titolo “Educazione, lavoro, dialogo tra le generazioni: strumenti per edificare una pace duratura”. Elementi importanti che, come sottolinea don De Toffol anche nella sua veste di delegato vescovile per la pastorale del tempo libero, turismo, pellegrinaggi e sport, servono a “costruire una rete di relazioni che assicuri una pace duratura”. I tre contesti citati nel titolo fanno parte della proposta di riflessione individuata da Papa Francesco per il 2022 e fanno seguito al tema della “cultura della cura”, al centro delle iniziative per l’anno appena trascorso.

Al centro del pomeriggio, al quale sono invitate tutte le persone sensibili e impegnate su questa frontiera, ci saranno testimonianze riguardanti la situazione dell’Europa orientale, l’esperienza del lavoro vista con gli occhi dei volontari della Caritas, la realtà dell’educazione e del dialogo intergenerazionale, così importanti specialmente nel tempo difficile dell’emergenza sanitaria.

Il complesso della chiesa della Madonna dei Broi, meta finale dell’incontro, è stata oggetto di restauro in tempi recenti. La torre, dopo l’adeguato intervento di recupero, è stata inaugurata il 6 agosto 2017 dal cardinale pievigino Beniamino Stella e conserva al suo interno l’“Albero della vita”, opera dell’artista solighese Domenico Dalla Stella; custodisce inoltre i nomi dei cinquanta soldati farresi caduti in guerra, delle centocinquanta persone residenti in paese morte per “fame, stenti e inedia” e dei centodieci soldati austroungarici morti nell’ospedale da campo della filanda Vedovati. Sulla sommità è presente la campana “Maria pacis”, benedetta dal vescovo Pizziolo il 4 giugno 2017, in cui è incisa la parola “pace” in dodici diverse lingue e che ogni sera alle 20.30 suona con cento rintocchi, scandendo un vero e proprio inno alla fraternità universale.

Come detto, la veglia si muoverà lungo il “percorso della pace”: “Cento anni dopo la prima Guerra – prosegue il parroco – abbiamo voluto promuovere un cammino che parte dal parco giochi di Farra, sulla scia di santi e beati che hanno lavorato a favore della concordia tra i popoli: San Francesco, Santa Teresa Benedetta dalla Croce, Beato Carlo d’Asburgo, Santa Francesca Saverio Cabrini, San Marco, San Giovanni Paolo II, Beato Odorico da Pordenone, Santa Madre Teresa di Calcutta, Beato Marco d’Aviano, fino all’‘Albero della vita’ di Dalla Stella”.

“Nel corso del restauro – conclude don Brunone – sono state ritrovate delle frasi incise con il carboncino dei banchi della chiesa della Madonna dei Broi, bruciati per necessità, che testimoniano la volontà dei prigionieri di far diventare questo luogo un tempio di preghiera, meditazione e pace”.

(Foto: archivio Qdpnews.it)
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