“Bancole”, istruzioni pratiche su come custodire i ciglioni: ieri l’incontro tecnico con agronomi e produttori

Si è svolto ieri mercoledì sera all’auditorium Santo Stefano di Farra di Soligo il secondo incontro di presentazione di “Bancole”, la collana di opuscoli firmata Confagricoltura che mira a informare i produttori e gli agronomi sulle metodologie di tutela dei ciglioni.

Rivolto agli aspetti più tecnici e all’applicazione pratica delle informazioni raccolte dai tre curatori, Gino Lucchetta, Giovanni Pascarella e Alessandro Bonet, l’incontro ha messo in luce anche alcuni aspetti pratici, affiancando professionisti e aziende nella responsabilità di mantenere questi elementi del paesaggio pressoché inalterati rispetto al passato.

“Lo scopo principale è quello di preservare la saggezza che si è tramandata fin dalla prima costruzione di questi vigneti – spiega il vicepresidente di Confagricoltura, Franco Adami – Oggi però ci sono diversi mezzi agricoli, una proprietà media più importante; bisogna che questa saggezza sia maturata, per la buona gestione di un territorio così bello quanto fragile”.

Le informazioni nell’opuscolo che accompagna il volume principale sono espresse attraverso un vero e proprio manuale illustrato ricco di schemi e destinato ai settori che fanno delle “bancole” il proprio mestiere.

Sul palco dell’auditorium, oltre a Confagricoltura e ai curatori, c’era anche Luciano Soldan dell’ufficio agricoltura di Banca Prealpi San Biagio, il presidente dell’Ordine degli Agronomi e Forestali Renzo Trevisin e l’assessore con delega all’agricoltura Silvia Spadetto.

“Questi due volumi possono aiutare le aziende agricole a orientarsi, non solo negli aspetti tecnici ma anche dal punto di vista legislativo – commenta Soldan, – Come Banca Prealpi San Biagio non potevamo non contribuire a questo tipo di lavoro perché è determinante per l’opera di sviluppo e mantenimento del nostro territorio”.

“A Farra di Soligo diciamo spesso che ci troviamo nel cuore della core zone Unesco e proprio per questo l’amministrazione ha sempre cercato di stare attenta anche alla formazione – spiega l’assessore Spadetto, che ha anche moderato la serata – Ben venga la presentazione di questo volume così pratico anche perché, per una volta, non si limita a dare delle imposizioni ma a proporre invece delle soluzioni”.

In rappresentanza dell’Ordine degli Agronomi e Forestali, Renzo Trevisin ha parlato anche del rapporto tra qualità e sostenibilità: “La sistemazione che hanno le nostre colline mostra che storicamente sono sempre stati realizzati degli interventi incisivi per evitare il franamento: dare informazioni tecniche sulla gestione è fondamentale perché in questo modo si affronta di conseguenza anche il problema relativo alla qualità dei prodotti che otteniamo da questi vigneti. Limitando l’uso di diserbanti diamo sicuramente un valore aggiunto e la figura dell’agronomo in questo contesto diventa fondamentale per dare supporto alle aziende”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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