Posata la prima pietra per la passerella sul torrente Campea. Zaia: “Nasce la consapevolezza che anche noi abbiamo il nostro Cammino di Santiago”

Giornata storica quella di oggi per le Colline di Conegliano e Valdobbiadene: dopo 30 anni di attesa è stata posata la prima pietra della passerella ciclopedonale sul torrente Campea che collegherà i comuni di Farra di Soligo e Follina. L’opera, finanziata dalla Regione Veneto e realizzata da Veneto Strade, è stata fortemente voluta e condivisa tra le due amministrazioni comunali che ne hanno finanziato la progettazione.

Questo passaggio era il tassello mancante per la realizzazione del Cammino delle Colline del Prosecco – che per 51 chilometri e in 4 tappe – unisce da ovest a est le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, che l’UNESCO ha riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità nel 2019.

Presente alla cerimonia anche il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia oltre a Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Marco Taccini, presidente di Veneto Strade, Mattia Perencin sindaco di Farra di Soligo, Paola Carniello assessore del Comune di Follina, la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, l’assessore regionale al turismo e all’agricoltura Federico Caner, il consigliere regionale Roberto Bet e la deputata Angela Colmellere. Presenti anche numerosi imprenditori e autorità militari.

“La posa della prima pietra – commenta Zaia – rappresenta un tassello importante all’interno del Cammino Unesco e dimostra che facendo squadra tra istituzioni e associazioni, imprese e comunità è possibile continuare a compiere passi importanti per tutta la realtà delle Colline Patrimonio dell’Umanità. La passerella ciclopedonale, infatti, sarà una infrastruttura strategica che oltre ad unire le sponde di Farra di Soligo con Follina sarà determinante anche in termini turistici, integrando un percorso con un così ricco valore storico e religioso e con bellezze naturalistiche e paesaggistiche uniche al mondo. Nasce inoltre oggi la consapevolezza che abbiamo il nostro Cammino di Santiago”.

È stato lo stesso governatore Luca Zaia – con caschetto giallo – a scavare un buco dove è stata depositata una pergamena firmata dalla Regione Veneto assieme all’associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Veneto Strade e i Comuni di Farra di Soligo e Follina.

“L’opera che inauguriamo oggi – interviene Marina Montedoro – è un’infrastruttura fondamentale non solo per dare continuità al Cammino che attraversa le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, ma anche per collegare i Comuni di Farra e Follina facilitando chiunque desideri camminare o andare in bici sulle nostre Colline. Ecco perché rappresenta un simbolo per lo sviluppo di quel turismo lento e sostenibile che vogliamo diventi protagonista in questo Patrimonio dell’Umanità. Non possiamo che essere grati alla Regione e al presidente Zaia per l’impegno e l’attenzione verso il nostro territorio e, non da ultimo, alle amministrazioni comunali di Farra e Follina che ci hanno creduto fino in fondo e senza le quali non sarebbe stato possibile tutto ciò. Questa prima pietra è la dimostrazione che insieme possiamo davvero realizzare piccole e grandi cose utili alla crescita di un territorio e al bene comune”.

Il Cammino delle Colline del Prosecco, progettato dallo scrittore Giovanni Carraro, inizia da Vidor, si snoda attraverso Colbertaldo, le alture meridionali di Valdobbiadene, Col San Martino, le Vedette di Farra di Soligo, Premaor di Miane, i Tre Ponti di Follina, l’area di Cison con Zuel di Qua e di Là, Arfanta, Tarzo, Nogarolo, per giungere a Serravalle.

Attualmente il passaggio dal Sentiero delle Vedette, che scende verso il fiume Soligo, nel Comune di Farra, alla località Tre Ponti, nel Comune di Follina, è rappresentato da un guado sul greto del torrente Campea, utilizzabile in sicurezza soltanto in periodi di secca. Per questo la realizzazione della nuova passerella ciclopedonale rappresenta un fondamentale e strategico collegamento perché si collocherà in un punto fondamentale per dare continuità all’intero percorso tra Vidor e Vittorio Veneto.

“La nostra amministrazione – commenta il sindaco di Farra di Soligo Mattia Perencin – ha messo tutto l’impegno possibile perché fosse realizzata quest’opera che i nostri cittadini, gli escursionisti e tutti gli amanti delle nostre colline stavano aspettando da oltre 30 anni. Il Comune di Farra ci ha creduto fino in fondo e, con il Comune di Follina, ha finanziato la progettazione del ponte che, grazie alla forte volontà del presidente Zaia e alla Regione del Veneto, che ha finanziato l’opera, prenderà vita. Siamo davvero orgogliosi di essere qui oggi, e vedere che il primo passo è stato compiuto”.

“L’amministrazione del Comune di Follina – conclude l’assessore Paola Carniello, – accoglie con entusiasmo la posa della prima pietra del Ponte sul Campea. Dopo tanti anni un sogno di molti si sta avverando. Era il 2015 quando con le amministrazioni di Farra di Soligo, Pieve di Soligo, Miane e diverse associazioni del territorio ci siamo trovati per confrontarci su questo ponte che, già al tempo, era nei pensieri da anni”.

L’opera ha previsto un attento studio strutturale ed architettonico, in modo da inserirsi nell’ambito naturalistico in modo armonioso e in modo da ridurre al minimo la manutenzione. Inoltre punta ad incrementare quel turismo slow e ciclo-pedonale che rappresenta un modello di fruizione del territorio per i prossimi anni.

Come ha spiegato Zaia, il percorso vedrà una ricca presenza della cartellonistica “in modo che nessuno possa perdersi”, ma nessun cestino in quanto “questo è un patrimonio di tutti e – prendendo spunto dalla cultura giapponese – ognuno si porterà a casa le proprie immondizie”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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