In merito al possibile ridimensionamento del centro di salute mentale (csm) del distretto di Pieve di Soligo, le amministrazioni comunali di Pieve di Soligo e di Farra di Soligo, con i rispettivi sindaci Stefano Soldan e Mattia Perencin, hanno chiesto un incontro al direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, il dottor Francesco Benazzi, accogliendo le istanze di tanti cittadini preoccupati per la sorte dei loro familiari interessati al problema.
“Chiediamo un incontro urgente per avere delucidazioni circa il ridimensionamento del centro di salute mentale del distretto di Pieve di Soligo – si legge nella lettera inviata al direttore generale Benazzi – Nei giorni scorsi abbiamo appreso dalla stampa e da fonti sindacali di una possibile riduzione dei giorni e degli orari di funzionamento del csm”.
“Si prospetta infatti – si legge ancora nella lettera – che il csm sarà aperto solo tre giorni a settimana, in luogo degli attuali cinque, con apertura giornaliera di sole sei ore. Non comprendiamo le motivazioni che hanno portato ad ipotizzare tale ridimensionamento, solo in parte giustificabili con carenza di personale, soprattutto in un momento in cui sono in aumento i pazienti con patologie mentali”.
“Riteniamo – concludono nella lettera i primi cittadini di Farra di Soligo e di Pieve di Soligo – che il centro di salute mentale di Soligo debba continuare a operare a pieno regime, soprattutto per gli utenti di questo territorio attualmente seguiti a domicilio e che possono usufruire anche di un day hospital proprio nella sede di Soligo”.
Ora si aspetta l’esito dell’incontro del Comitato dei Sindaci del distretto di Pieve di Soligo, previsto per il prossimo martedì 18 febbraio 2020.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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