“Fregona Borghi e Natura”, con il concerto al tramonto va in archivio un’edizione di successo

Una chiusura in grande stile per il festival “Fregona Borghi e Natura”

Il festival diffuso “Fregona Borghi e Natura” ha salutato ieri domenica con un emozionante concerto al tramonto a Borgo Luca, vicino alla storica Strada Remera della Serenissima, i tanti visitatori che nei giorni scorsi hanno reso la quarta edizione un vero e proprio successo.

“The Show must go on” eseguita nell’incanto di Borgo Luca – Video di Monica Ghizzo

“La musica, anche senza esprimersi attraverso concetti, contiene in realtà una sua sintassi e riesce a instaurare un rapporto tutto particolare con la nostra vita emotiva”: il quartetto d’archi Phileo String Quartet e Davide Da Ros hanno incantato e commosso ieri sera centinaia di famiglie con un percorso che, attraverso i classici della musica contemporanea, ha fatto entrare in intimità con la vasta natura circostante.

Organizzata dal Comitato per la promozione della cultura e del gemellaggio del Comune di Fregona in sinergia con la Pro Loco e l’amministrazione comunale, “Fregona Borghi e Natura” è un festival che ha come obiettivo riscoprire la storia e la tradizione dei piccoli borghi fregonesi con eventi tematici alla portata di tutti.

Quest’anno, con il tema “Ombre”, è stato compiuto un viaggio guidato da Dante Alighieri tra scienza, psicologia, arte e musica. Sono stati 4 giorni con 25 eventi molto partecipati, con una media dalla cinquantina al centinaio di persone per incontro: in migliaia hanno visitato i piccoli, e spesso sconosciuti, borghi del paese ridando loro una nuova luce. Un vero e proprio successo, inaspettato per molti volontari.

Durante la manifestazione è stato indetto per la prima volta un concorso fotografico per far conoscere ai turisti e appassionati il territorio di Fregona, le sue eccellenze e peculiarità. Al terzo posto si è classificata Michela Pizzol Giacomini con la fotografia “Ombre”, al secondo Mariarosa Arancio con l’opera “L’inesorabile scorrere del tempo” e al primo posto Cristian Callegaro con lo scatto “Luci e ombre della Foresta”. Le fotografie saranno esposte nei prossimi giorni in municipio.

“Il festival è andato molto bene – il bilancio di Andrea Falsarella, assessore alla cultura e membro del Comitato -. Il festival della maturità: dopo tre edizioni, di cui la prima a fatica con il Covid e le due successive di prova, questa è andata benissimo. Abbiamo avuto un buon riscontro e per certi ospiti non ci aspettavamo questi numeri: eventi di economia, geopolitica, letteratura, scienza e musica con ospiti d’eccezione come il professor Claudio Giovanardi dell’Università Roma Tre e accademico della Crusca, o il divulgatore economico Costantino De Blasi da Milano. Non è poco che qualcuno parta dalla propria città per venire a un Festival in crescita, per noi è un buon punto di partenza. Tante ditte, sponsor e istituzioni importanti ci hanno sostenuto e li ringraziamo molto per aver creduto in noi. Ringraziamo inoltre tutti gli ospiti, locali e non. Speriamo che il nome del festival si faccia sempre più grande e siano gli ospiti a contattarci per venire da noi.

Prossimamente, come Comitato, a fine mese avremo il Gemellaggio con Seyssel, un Comune francese – conclude -. È 31 anni che siamo gemellati ma a causa di congruenze con il gemellaggio del Belgio abbiamo dovuto posticipare di un anno. Poi stiamo studiando altre attività da fare: sicuramente a novembre faremo altre presentazioni, abbiamo già qualche autore che si è fatto avanti. Nei prossimi mesi ci saranno iniziative legate alla violenza sulle donne, un’idea di Cinzia Dal Mas del Comitato”.

“Fregona Borghi e Natura è il festival che vuole portare la cultura nei nostri luoghi – ha detto Alberto Maso del Comitato -. Dal 7 al 10 settembre sono stati 25 gli eventi culturali che hanno animato il nostro paese. Come membri del Comitato siamo soddisfatti del risultato raggiunto: dopo diversi mesi di lavoro alla fine ne è valsa la pena. Ringrazio gli sponsor, senza i quali questa manifestazione non sarebbe stata possibile, e i numerosi volontari che quest’anno hanno aderito e si sono occupati dell’organizzazione degli eventi.

Durante queste quattro giornate abbiamo raccolto le ombre del bello che ci circonda – conclude Maso -. Abbiamo attraversato il paese con eventi a Borgo Sonego, Borgo Col, Borgo Luca dove abbiamo potuto incontrare ospiti d’eccezione, divulgatori scientifici, autori, scrittori, artisti e musicisti. Numerosa è stata la partecipazione durante le giornate, tante le persone che hanno manifestato il loro apprezzamento nei confronti dell’iniziativa e noi non possiamo che essere felici di tutto questo”.

“Una chiusura in grande stile per il festival ‘Fregona Borghi e Natura’. Abbiamo superato il migliaio di presenze – ha aggiunto Francesca Bertolin, presidente della Pro Loco di Fregona -. Un bilancio più che positivo frutto dell’ interesse e gradimento del mix cultura, allietamento e leggerezza con il quale è stato condotto il festival . Il tema Ombre è stato compreso dai partecipanti e i relatori hanno centrato il concetto dell’ombra, talvolta rappresentato dal lato oscuro delle cose . Siamo contentissimi e ringraziamo il comitato per aver sviluppato così bene questa edizione, dalla quale viene la conferma che la cultura è elemento significativo di sviluppo per un progetto turistico.

Per Fregona i prossimi appuntamenti sono a ottobre: la sagra di Osigo e quella di Fregona, che compirà quest’anno 150 anni a ricordo del tragico terremoto del 1873. A seguito di esso, e della conseguente sistemazione della chiesa, comincio’ la festa patronale di Fregona”

“Questa nuova edizione è andata benissimo – ha dichiarato il sindaco di Fregona Patrizio Chies -. Sono stati quattro giorni intensi e devo fare i miei complimenti al Comitato perché sono riusciti a organizzare qualcosa di veramente stupendo. Si è spaziato dalla storia alla scienza, alla geopolitica: si sono toccati tutti i campi. Mi preoccupava il numero degli eventi, erano tanti e mi sembrava quasi impossibile che ci potessero essere delle partecipazioni continue. Sorprendentemente tutti gli eventi sono stati partecipati e la nostra soddisfazione è ancora maggiore. Faccio a loro il miglior augurio per il prossimo anno”.

“La mia Ombra. L’ombra che lascio a terra è limitata, i contorni ben definiti, troppo piccola per contenere l’immensità del buio che la mente produce. Mi ricorda che sono legata alla terra anche se mi sento appartenere al cielo. Una sagoma svuotata di tutto che obbedisce alla leggi fisiche. L’anima vorrebbe seminarla, spiazzarla con metamorfosi sempre nuove. Amo l’ombra al tramonto mentre racconta quanta strada ho ancora davanti”.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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