Nell’ex base Nato la casa di comunità. Sperimentazione della telemedicina e nuovi servizi per un progetto da oltre 4 milioni di euro

Moretto, Benazzi, Tommasella e Bonato

Da una situazione critica a un vero e proprio punto di sperimentazione e di investimento. È stato presentato questa mattina a Villa Carisi il futuro della sede ambulatoriale di Roverbasso di Codognè che “interesserà” i quasi cinquanta mila abitanti dei territori comunali di Codognè, Gaiarine, Godega di Sant’Urbano, Vazzola e Mareno di Piave.

“Dobbiamo sperimentare dei modelli che vadano verso la casa di comunità –afferma il direttore Generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi – su sollecitazione anche del sindaco di Codognè Lisa Tommasella abbiamo pensato di fare qualcosa di diverso“. 

La nuova struttura che sarà realizzata entro il 2026 nella ex base Nato costerà 4.2 milioni di euro e vedrà investimenti da parte dell’azienda Sanitaria, della Regione Veneto e fondi in arrivo dal Pnrr. I costi di demolizione della caserma, che dovranno iniziare nelle prossime settimane, saranno invece a carico del comune di Codognè che in cambio della realizzazione della casa di comunità ha dato in comodato d’uso trentennale all’azienda sanitaria l’area. 

Ed ecco che quindi la sede diventerà un vero e proprio centro di sperimentazione per le nuove frontiere della medicina generale: “Abbiamo acquistato un migliaio di device da polso – afferma Benazzi – qui verranno provati in anteprima su altrettanti pazienti cronici, dobbiamo testare una serie di parametri per passare tra tre anni alle case di comunità“. 

La struttura sarà realizzata in due piani della dimensione di quasi 600 metri quadrati e vedrà numerosi servizi. “Puntiamo alla gestione del paziente cronico dalla propria abitazione – conclude Benazzi – senza che questo sia costretto a muoversi, molto spesso ‘pesando’ sui familiari per cure e analisi”. Sono già pronti i progetti della nuova struttura e nei prossimi mesi si svolgerà la gara per appaltare i lavori.

“Abbiamo cercato di far diventare virtuosa un’area con delle difficoltà – afferma il sindaco di Codognè Lisa Tommasella – la nostra area ha sofferto molto la mancanza di medici medicina generale e abbiamo pensato a come ripristinare il servizio.

Ringrazio la disponibilità dell’azienda sociosanitaria che ha permesso l’implementazione dei servizi per la futura casa di comunità”.

Questa nuova struttura permetterà di potenziare quello che è rimasto della medicina territoriale che ad oggi vede a Codognè la presenza di un medico di base, di un pediatra di libera scelta, la consulenza sociosanitaria e un punto prelievi distaccato per gli over 65.

(Foto e video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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