Bruna Gasparetto, la prima ragazza nominata in consiglio comunale nel 1970: a lei il premio annuale “Donna di Maser”

Bruna Gasparetto
Bruna Gasparetto

Quest’anno il premio “Donna di Maser” è andato a Bruna Gasparetto, che fu la prima signora a venire eletta nel consiglio comunale del paese, assieme a Luigia Piccolo. Bruna, classe 1942, nata a San Genesio Atesino ma residente a Crespignaga bassa, ricorda bene l’atmosfera del lontano 1970 (quando aveva ventott’anni) e anche lo scetticismo di alcuni uomini nel vedere una giovane donna impegnata in un ruolo politico: “Oggi la donna in politica deve lottare, ma un tempo doveva lottare ancora di più.

Si era osservate bene, bisognava non far mai un passo falso con i comportamenti ed essere sempre preparate” ha raccontato al sindaco Claudia Benedos, agli assessori Alida Vettoruzzo (per le pari opportunità) e Daniele De Zen che oggi, mercoledì 8 marzo, sono andati a trovarla con un mazzo di mimose e un attestato.

A quel tempo, come testimonia la signora Gasparetto, la politica locale era piuttosto diversa e le discussioni (e gli scontri) tra le diverse correnti di pensiero avvenivano ben prima del consiglio comunale: ci si confrontava prima tra capifamiglia, poi tra consigli di contrada, di località, di frazione e una volta arrivati al consiglio il da farsi era già stato deciso.

L’impegno di Bruna nell’amministrazione comunale nacque grazie a persone che credettero in lei e nel suo carattere deciso e determinato: Renzo Carraro e Gino Bassani, due amici, la convinsero a farsi avanti. “Non mi sentivo all’altezza”, spiega. La signora Gasparetto, modestia a parte, rimase nel consiglio comunale per ben cinque mandati e ricoprì anche il ruolo di vicesindaco.

Assistette anche a diverse inaugurazioni, tra cui quella dell’attuale municipio, che in effetti fu un argomento piuttosto dibattuto (in paese c’era chi voleva abbatterlo e costruirne uno nuovo, sull’onda della tendenza di quel periodo).

La signora Bruna dice di aver preso dal padre, Mario, guardia forestale spesso fuori di casa, il senso di sacrificio, ma di aver preso dalla madre Giovanna (di Possagno) il senso pratico e la volontà di istruirsi, anche se è suo fratello ad avere la possibilità di fare l’università. Bruna si limita a frequentare la scuola elementare a Crespignaga e poi la scuola elementare delle sorelle Dorotee di Asolo, per poi conseguire il diploma di terza media.

Nominata nuovamente nel 1980 insieme alla maestra Elsa Brunoro in Quagliotto, classe 1922, e nelle elezioni comunali che portarono alla nomina di Bastasi sindaco, Bruna è la prima donna del Comune di Maser ad essere eletta assessore oltre che vicesindaco. Della sua elezione Bruna ricorda quanto le disse lo zio, in dialetto: “Chi serve in Comun no serve nessun”. Accettò le deleghe ai Servizi Sociali e alla Sanità, ma ambì sempre anche all’Urbanistica.

“Pur ambendo alla delega all’Urbanistica, Bruna nel 1980 accettò le deleghe ai Servizi Sociali e Sanità – spiega il sindaco Benedos, – Ed è proprio grazie a lei che il Comune di Maser può vantare con orgoglio il titolo di essere tra le prime amministrazioni comunali ad aver istituito la figura dell’Assistente domiciliare comunale, pressoché sconosciuta in quel periodo”, sottolinea Benedos. I Servizi Sociali sono un tema che Bruna conosceva a fondo avendo lei stessa frequentato, nel 1978, un corso per Assistente Domiciliare. In più, può vantare un’attenta partecipazione ad associazioni quali Coldiretti, Club delle 3P e a tantissimi corsi di formazione, compresa l’Università degli anziani.

“Da queste parti la gente ha pensato soprattutto a farsi grande la casa, a fare la taverna per ospitare gli amici una volta all’anno – questa la critica che muove alle nuove generazioni, pur col sorriso – invece che arricchirsi dentro, studiando e studiando, hanno pensato di arricchirsi con le cose. Che poi alla fine non servono a niente”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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