È deceduta questa mattina all’alba, Manuela Bittante, la donna di Coste di Maser che è stata accoltellata ieri, domenica 24 settembre, dal marito, il quale ha ammesso le proprie responsabilità davanti ai Carabinieri. La profonda ferita da lama, all’altezza del costato, le è stata fatale, specie nelle condizioni già fragili in cui la donna si trovava dopo un episodio di ictus.
La signora era stata dimessa da poco dall’ospedale e per lei, secondo quanto appreso, erano state previste le cure dei servizi sociali. “Un gesto disperato in una situazione disperata” commentano molti tra coloro che conoscevano i coniugi, rivolgendo non tanto le accuse al marito, oggi in carcere, quanto il proprio dispiacere verso l’unica “superstite” di questa triste vicenda, ovvero la figlia.
La confessione dell’uomo, l’allontanamento da casa subito dopo l’atto, l’unico profondo fendente inferto a una donna gravemente malata introdurrebbero anche l’ipotesi non ufficiale (senza escluderne altre) di un cosiddetto “omicidio per compassione”, che nell’ordinamento legislativo italiano non ha attualmente alcuna scriminante o esimente.
Nella sentenza n.50378 del 2018, infatti, la Corte di Cassazione ha decisamente negato che vi sia una sorta di valore morale nell’uccidere un sofferente, anche se quest’ultimo fosse in qualche modo consenziente.
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