Comitato marcia stop pesticidi accanto alle famiglie di Premaor: “Grazie di aver lottato per un’agricoltura liberata dalla monocoltura”

Dopo la “vittoria” regionale e comunale con la sentenza del Consiglio di Stato che giovedì scorso ha concluso il caso del disboscamento di Premaor per realizzare un vigneto, l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin non ha risparmiato critiche a coloro che hanno appoggiato le famiglie residenti (qui l’articolo).

C’è sempre qualcuno che strumentalizza i cittadini veneti, giocando sulla loro buona fede e sulle loro paure, arrivando persino ad aizzarli contro la pubblica amministrazione – ha detto Bottacin -, spingendoli anche a spendere denaro con azioni legali che, in diverse occasioni, poi, non portano ai risultati che attendevano“.

Non ha tardato ad arrivare la replica del Comitato Marcia stop pesticidi: “I ricorrenti contestavano la legittimità dei provvedimenti con cui il Comune di Miane, la Regione Veneto e la Soprintendenza avevano autorizzato la riconversione a vigneto di un terreno ubicato su un declivio in prossimità delle loro abitazioni“.

“Secondo la legge un bosco può essere tolto per ripristinare coltivazioni che erano presenti in passato – ha risposto Bottacin -. E ciò deve essere dimostrato con documenti, come è stato fatto nel caso di Premaor che è, a tutti gli effetti, un ripristino agricolo e non la distruzione di una foresta“.

Dura la replica del Comitato da sempre schierato contro l’uso dei pesticidi nell’Alta Marca: “Come scrive una cittadina di Miane: “Si è arrivati a condannare la solidarietà spontanea dimostrata nei confronti delle famiglie coinvolte. Non ci piace il compiacimento dei potenti per “aver vinto” contro cittadini che chiedevano, legittimamente, di essere tutelati dalle proprie amministrazioni che non si rendono conto di perdere la fiducia delle persone“.

“Il Comitato Marcia Stop Pesticidi, i gruppi locali, i volontari e le volontarie esprimono alle famiglie di Premaor la più forte solidarietà, la stima e il ringraziamento per “averci provato”. – conclude il Comitato -. Aver provato a lottare per le ragioni della vita, della biodiversità, per una nuova agricoltura liberata da monocolture e pesticidi. Grazie. Sempre con voi”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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