Il Dg dell’Ulss 2 Francesco Benazzi risponde all’interpellanza di “Amiamo Cornuda”: “Presto concorsi per i primari di Chirurgia e Ortopedia a Montebelluna”

Il futuro dell’ospedale di Montebelluna è stato al centro del dibattito nel consiglio comunale di questa settimana a Cornuda, al quale ha partecipato anche il dottor Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana.

Tutto è partito da un’interpellanza del gruppo di minoranza “Amiamo Cornuda”, relativa alla funzionalità del nosocomio montebellunese.

Per i consiglieri comunali di opposizione è inaccettabile che in un ospedale che serve un’area molto vasta manchi un primario di Chirurgia dal mese di settembre del 2020.

“Amiamo Cornuda” ha evidenziato che nella popolazione si avverte una “diffusa sensazione di non essere sufficientemente garantiti nei servizi di assistenza ospedaliera, al punto che sempre più persone si rivolgono ad altre strutture”.

Il dottor Benazzi ha spiegato che, dal 15 gennaio 2021, è stata affidata al dottor Marco Massani la direzione dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Montebelluna-Castelfranco Veneto, con l’obiettivo di far crescere professionalmente i membri della squadra di chirurghi trevigiani.

Il dottor Massani ci ha detto che il gruppo oggi è maturo – ha affermato Benazzi – Noi siamo andati alla pubblicazione, uscirà in Gazzetta Ufficiale il 22 aprile 2022, e stiamo facendo l’estrazione (dei nomi) per la commissione; poi il bando si chiuderà in trenta giorni. In seguito, ci sarà il concorso e cercheremo di scegliere un chirurgo che abbia delle caratteristiche che servono ad un ospedale di riferimento come Montebelluna: un chirurgo a tutto tondo che sappia fare soprattutto la chirurgia addominale e anche la tiroide, oltre a qualche altro intervento importante”.

“Per quanto riguarda l’Ortopedia e la Traumatologia – continua – siamo in pubblicazione a maggio 2022, sempre in Gazzetta Ufficiale, per sostituire il dottor Memminger. Quindi faremo anche il primario di Ortopedia. Il gruppo di chirurghi di Montebelluna e Castelfranco sono quelli previsti dalla dotazione organica e noi abbiamo intenzione di fare una serie di investimenti”.

Inoltre, nell’ottica della sostituzione di tutti i posti che mancavano, il prossimo 15 aprile il dottor Fabio De Conti assumerà l’incarico di nuovo primario di Cardiologia dell’ospedale di Montebelluna (qui l’articolo).

Dopo l’intervento del direttore generale dell’Ulss 2, che ha parlato anche degli investimenti e dei progetti futuri per l’ospedale di Montebelluna, il consigliere comunale di minoranza Bruno Comazzetto non ha nascosto alcune perplessità in merito alla situazione esposta da Benazzi.

“Noi abbiamo un territorio che nessun altro ha – ha dichiarato Comazzetto – perché andiamo da Borso del Grappa fino a Nervesa della Battaglia. Molti da qui vanno a Feltre perché sono più comodi, perché hanno meno attese, perché al pronto soccorso non aspettano troppo tempo e perché non ci sono carenze di medici. È possibile oggi che non ci sia uno scadenzario dei primari che vanno in pensione in maniera di fare le cose per tempo?”.

“Dobbiamo aspettare un anno-un anno e mezzo? – conclude – Lei mi ha detto che questo super primario, il dottor Massani, segue Treviso, Castelfranco e Montebelluna. Mi sto chiedendo quanto possa dedicare a Montebelluna in una settimana. Mezza giornata o una giornata per poter dare delle infarinature? Un intervento serio dura anche ore quindi, per quanto uno sia bravo, ci vuole anche la presenza fisica. Prevedere che i primari vadano da un’altra parte o in pensione vuol dire fare il bene di un ospedale. Non dobbiamo lasciare decantare le cose, quando le cose si trascinano vanno a discapito dei pazienti”.

Anche il consigliere comunale di minoranza Giovanni Sardelli è intervenuto sul tema della sanità, chiedendo se l’azienda sanitaria abbia attivato degli strumenti che valutano la soddisfazione del personale con “politiche di trattenimento” per evitare che i medici si spostino in altre realtà o abbandonino determinati incarichi.

Benazzi ha risposto che, dopo due anni di pandemia e di stress per molti esponenti del mondo della sanità, qualche cedimento era prevedibile: per questo l’Ulss 2 ha messo a disposizione degli psicologi per venire incontro alle difficoltà di chi ha lavorato in condizioni difficili a causa del Covid.

Rispetto alle possibili “chiusure estive”, il direttore generale dell’Ulss 2 ha sottolineato la necessità di trovare dei ginecologi, prevedendo anche il coinvolgimento degli specializzandi dell’ultimo anno.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati