Lavori a ritmo serrato per la nuova sede di Einaudi-Scarpa e Maffioli. Il sindaco Bordin: “Un polo scolastico che darà lustro alla nostra città”

Con alcuni giorni di anticipo rispetto alle previsioni, è stata portata a termine la conclusione delle opere sulle pareti e i solai della nuova sede che ospiterà l’IIS Einaudi-Scarpa e l’IPSSAR Maffioli di Montebelluna sugli storici spazi dell’ex Liceo Levi.

La celerità con la quale l’impresa costruttrice ha eseguito questa parte di lavori ha colpito diversi cittadini, che hanno ringraziato gli operai anche sui social.

“Ringraziamo la ditta costruttrice e la Provincia di Treviso per il grande lavoro – commenta il sindaco Adalberto Bordin -, anche se sappiamo essere un obbligo di legge quello di far fronte alle criticità di tutte le scuole della Provincia. Nel corso delle varie amministrazioni comunali che si sono susseguite in questi anni (Favero, Severin e il sottoscritto) c’è stata una piena collaborazione e questi sono i risultati. Un polo scolastico di primo rilievo che dà risposte ai giovani e dà ancora più lustro alla nostra città da un punto di vista culturale e scolastico. L’amministrazione comunale di Montebelluna, per quanto di sua competenza, è stata di supporto per rendere possibile tutto questo”.

I lavori erano stati presentati lo scorso 25 maggio e sono proseguiti celermente con la posa delle strutture in legno X-LAM del primo piano del Blocco B, ovvero la porzione di fabbricato ad altezza maggiore, che si strutturerà su tre piani, situata a sud del cantiere.

Il costo complessivo dell’opera è di 10.468.407 euro, di cui 8.718.407 con finanziamento da decreto Ministeriale numero 87 del 1° febbraio 2019 “Mutui BEI” e un milione e 750 mila da conto termico.

Gli interventi di demolizione del vecchio edificio erano stati avviati lo scorso dicembre proprio in vista della realizzazione del maxi plesso con ingresso da via Biagi 4.

Il nuovo fabbricato si struttura in due porzioni di altezze diverse, rispettivamente due e tre piani, è costituito da due ampie corti interne e accoglie gli spazi destinati alle aule didattiche, ai laboratori, agli uffici amministrativi e ai servizi igienici.

L’edificio è direttamente collegato, tramite appositi percorsi, nell’area esterna con l’adiacente PalaFrassetto, che verrà utilizzato in accordo con il Comune come palestra.

Due aree nel piano interrato saranno adibite a magazzini e archivio, a cui si aggiungono anche i locali di distribuzione delle centrali termiche.

La sede si articola in 28 aule da 60 metri quadrati, 3 laboratori di informatica e fisica, 3 laboratori moda e design, un’aula polivalente come spazio di relazione tra studenti, 6 laboratori-officine, di cui 2 meccaniche, 2 elettriche e 2 informatiche, 2 uffici, una segreteria e infine i locali per servizi igienici, spogliatoi, depositi e ulteriori spazi di relazione, per ospitare complessivamente 840 studentesse e studenti.

Questa nuova sede è un edificio N-ZEB, costruito in legno con la tecnologia X-Lam, mentre fondazioni, piano interrato e corpo ascensori sono in cemento armato.

L’impianto di riscaldamento e raffrescamento è realizzato a pavimento e ad aria, con pompe di calore, ed è alimentato da impianto fotovoltaico posizionato in copertura.

Sarà installato, inoltre, un sistema di recupero e trattamento dell’aria; per quanto riguarda l’illuminazione, verranno utilizzati i Led e sarà possibile effettuare il controllo da remoto di tutta l’impiantistica. A nordovest sarà posizionata una cabina elettrica di media tensione.

Il progetto prevede anche un’area adibita a parcheggio dietro il plesso scolastico, oltre ai posti macchina disponibili sulla strada comunale lungo il confine a Nord dell’edificio e ai posteggi del PalaFrassetto; viene mantenuta, inoltre, la storica tettoia a sud-ovest per il riparo delle bici e dei motorini.

Oltre alle attività di costruzione della sede vera e propria, per il Maffioli sono in fase di progettazione anche lavori supplementari per la realizzazione di ulteriori 4 aule da 60 metri quadrati, un laboratorio cucina, un laboratorio ristorante/bar e di spogliatoi, servizi igienici e depositi.

Il costo di questa seconda parte di intervento, finanziata nell’ambito del NextGenerationEU, è di un milione e 550 mila euro.

(Foto: per gentile concessione di Giulio Guarini).
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