Tre cervi “a zonzo” per Mosnigo. Immortalato in un video il momento in cui saltano per due volte la recinzione di un’abitazione

Non uno ma ben tre cervi hanno saltato per due volte lo steccato di un’abitazione per poi correre in una strada di Mosnigo: la scena è stata ripresa da un video che circola da ieri in alcune chat della zona e nei social.

Gli animali, splendidi nella loro imponenza, sono “planati” nel giardino di una casa e, dimostrando grande agilità, hanno saltato una seconda volta la recinzione per poi proseguire la loro corsa in strada.

Non è la prima volta che nei paesi dell’Alta Marca trevigiana questi ungulati si avvicinano alle abitazioni incontrando delle persone.

In molti ricordano la celebre vicenda della cerva che, circa un anno fa, sfondò la vetrata di ingresso del municipio di Valdobbiadene entrando negli uffici al primo piano (qui l’articolo).

Fortunatamente non ci furono conseguenze per le persone che si trovavano sul posto; l’unico danno fu la sistemazione della vetrata rotta, senza dimenticare le spese per la pulizia delle pareti e dei vetri sporcati dal sangue dell’animale ferito.

In quell’occasione fu fondamentale il contributo del Cras (Centro Recupero Animali Selvatici) di Treviso, che venne contattato per l’emergenza e che si occupò della cerva con l’ausilio della Polizia Provinciale di Treviso e dei Carabinieri Forestali di Valdobbiadene.

L’intervento fu immediato e la salvezza della cerva venne garantita da uno dei veterinari del Cras, la dottoressa Annapaola Vecchiato della Clinica San Martino di Crocetta del Montello.

“In zona c’erano delle manifestazioni – spiega un cittadino che ha voluto commentare la vicenda di Mosnigo -. Probabilmente questa ‘gita fuori porta’ dei cervi è dovuta al grande afflusso di persone e mezzi nel loro ambiente e al rumore che potrebbe averli spaventati”.

Da quello che si vede nei video, pare che i tre cervi di ieri non si siano feriti durante la loro “scampagnata” per Mosnigo, e la speranza di tutti è che siano tornati nel loro ambiente naturale.

(Foto: per concessione di un lettore).
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