Addio al cardinale salgaredese Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino. Il pievigino Stella: “Uomo mite, pastore discreto e laborioso”. Giovedì i funerali

Anche la diocesi di Treviso è in lutto per la scomparsa del cardinale Severino Poletto, morto all’età di 89 anni nella tarda serata di sabato 17 dicembre a Testona di Moncalieri, dopo lunga malattia: fu “uomo mite, pastore discreto e laborioso”, nelle parole del collega Beniamino Stella.

Poletto era originario di Salgareda (diocesi e provincia di Treviso), dove nacque il 18 marzo del 1933, ultimo di undici figli, due dei quali morti in tenera età. A Treviso frequentò il Seminario fino al 1953, per poi iscriversi al Seminario Maggiore di Casale Monferrato, avvicinandosi alla famiglia che si era trasferita in Piemonte per motivi di lavoro.

Ordinato sacerdote nel 1957, operò in varie parrocchie nel piemontese. Nel 1980, a 47 anni, Poletto venne nominato vescovo coadiutore nella diocesi di Fossano, e nel 1989 gli fu affidata la diocesi di Asti, dove accolse papa Giovanni Paolo II nel 1993 in occasione della beatificazione dell’astigiano monsignor Giuseppe Marello. Per dieci anni fu segretario della Conferenza episcopale piemontese ed era componente del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana. Arcivescovo di Torino dal 5 settembre 1999, il suo episcopato è stato segnato, fin dall’inizio, dalla grave crisi che colpì la Fiat e, di conseguenza, l’intero indotto automobilistico.

Venne creato cardinale da Giovanni Paolo II il 24 febbraio 2001 (contemporaneamente all’arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio, oggi papa Francesco). Il cardinale Poletto fu appassionato Custode della Sindone: guidò le due ostensioni del 2000 e del 2010 (dove intervenne come pellegrino papa Benedetto XVI), e a lui si deve la decisione di realizzare lo straordinario lavoro di restauro del Telo.

A tracciare un ritratto di Poletto è il cardinale pievigino Beniamino Stella, che con Poletto condivideva sia le origini trevigiane che la porpora: “Ci siamo incrociati alcune volte a Roma. Ho memoria di una conversazione telefonica di qualche anno fa, quando mi chiese il favore di sostituirlo, in ragione della sua salute, in Piana di Cansiglio per le celebrazioni estive del Trevigiani nel Mondo, cosa che feci volentieri. Ci si salutava con amicizia e cordialità qui in Roma come trevigiani, ambedue; mi resta il ricordo di persona mite, serena e buona, di facile approccio umano, sorridente sempre e umile nel suo portamento. A partire da queste caratteristiche me lo vedo come un Pastore discreto e laborioso, restio alla platea pubblica, per interesse, per esibizione o vanità personale”.

“Ricordo con vivo piacere la lunga e cordiale telefonata del cardinale – ricorda il vescovo di Treviso Michele Tomasi -, in occasione della mia nomina a vescovo di Treviso, nella quale mi confidava i suoi bei ricordi e la sua riconoscenza per il periodo passato nel nostro Seminario. Il cardinale non aveva dimenticato le sue radici, e più volte ha fatto ritorno in diocesi, in particolare nel 2012 e nel 2017 nella sua Salgareda e nel 2014 a Castelfranco Veneto, nella celebrazione per i 100 anni della morte di San Pio X”.

Papa Francesco ha inviato un telegramma di cordoglio a monsignor Roberto Repole, arcivescovo di Torino, in cui ha fatto memoria di Poletto, “che ha speso la vita come pastore del popolo Santo di Dio, dapprima come parroco a Casale, attento nei riguardi del laicato e impegnato, in spirito di condivisione evangelica, nell’attività lavorativa; poi come vescovo di Fossano, dedito in particolare alle famiglie, ai giovani e alla promozione della catechesi; vescovo di Asti, ha favorito le missioni diocesane, profondendo le sue capacità di governo nella riorganizzazione della Chiesa sul territorio. Divenuto quindi pastore di codesta arcidiocesi, ha voluto dedicarvisi senza risparmio, animato dal desiderio di stare vicino ai sacerdoti e di dare slancio all’evangelizzazione, anche attraverso significativi eventi pubblici”.

Il Rosario sarà recitato domani mercoledì 21 dicembre alle ore 17.30 nella Basilica della Beata Vergine della Consolata in Torino e alle 19 nella Collegiata Santa Maria della Scala a Moncalieri. I funerali si svolgeranno giovedì 22 dicembre alle ore 15 nella Basilica Cattedrale metropolitana di San Giovanni Battista. La tumulazione, per sua volontà, avverrà nella Basilica della Beata Vergine della Consolata in Torino.

(Foto: Diocesi di Torino).
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