Gli insegnanti di religione della diocesi di Treviso a Pieve di Soligo nel segno del Beato Toniolo

Non si arresta il flusso di pellegrini in visita sulla tomba del Beato Giuseppe Toniolo a Pieve di Soligo, soprattutto in questo 2018 anno speciale del Centenario.

Infatti, a sei anni dalla beatificazione del grande sociologo ed economista cattolico – avvenuta il 29 aprile 2012 a Roma nella Basilica di S. Paolo fuori le Mura – la sua tomba nel duomo di Pieve continua ad essere meta delle visite di persone e comitive in arrivo dal Veneto e da altre parti d’Italia, per le quali la parrocchia e l’Istituto diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” hanno messo in campo da tempo un programma di accoglienza e di incontri a valenza ecclesiale e culturale.

L’ultimo in ordine di tempo è stato il folto gruppo di una cinquantina di insegnanti di religione delle scuole primarie e d’infanzia paritarie della diocesi di Treviso, guidato dal responsabile Franco Filiputti, arrivato a Pieve di Soligo nel pomeriggio della scorsa domenica 6 maggio 2018 a rendere omaggio al sepolcro marmoreo del professor Toniolo al termine di un percorso di formazione e aggiornamento su tre grandi protagonisti e testimoni cristiani durante la grande Guerra 1915 -1918, ossia il Beato vescovo Andrea Giacinto Longhin, Santa suor Maria Bertilla Boscardin e, appunto, il Beato Giuseppe Toniolo.

L’arciprete pievigino, monsignor Giuseppe Nadal, e il direttore scientifico dell’Istituto “Beato Toniolo”, Marco Zabotti, hanno illustrato alla comitiva trevigiana i passaggi salienti della causa di beatificazione, gli elementi di grande attualità della figura dell’illustre docente universitario, specie in ordine ai temi dell’etica in economia, della cooperazione, della cultura e della pace, e hanno aggiornato i convenuti in duomo sulle iniziative principali in calendario in quest’anno del Centenario, che culmineranno il 7 ottobre a Pieve con la solenne concelebrazione presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e con la terza edizione del Premio Giuseppe Toniolo.

Particolare attenzione e favore ha suscitato nel gruppo degli insegnanti trevigiani la realizzazione dello spettacolo teatrale “Giuseppe Toniolo. La storia è futuro”, presentato in prima assoluta al Careni di Pieve su iniziativa dell’Istituto “Beato Toniolo” nei giorni 14 e 15 aprile, che nei prossimi mesi potrebbe essere replicato in varie sedi, e anche a livello nazionale in occasione del convegno previsto a novembre a Milano su Giuseppe Toniolo.

Nelle settimane precedenti era stata la parrocchia di Melara, in provincia e diocesi di Rovigo, a organizzare il pellegrinaggio di un gruppo di cinquanta fedeli sulle vie dei Santi della diocesi vittoriese e presso la tomba del la Beato Toniolo, guidato dal parroco don Daniele Donegà, con tappe anche alla Pieve di San Pietro di Feletto e all’Abbazia di Follina.

E proprio il 3 maggio scorso, a seguito del passaggio in Sinistra Piave, don Daniele – cultore delle arti letterarie e grande appassionato del pittore Cima da Conegliano – ha potuto realizzare il progetto di presentare proprio a Conegliano, nell’androne di Palazzo Sarcinelli, il suo prezioso volumetto di liriche e quadri mariani “Poesie per Cima”, ispirato dalla visita alla mostra del Cima nel maggio 2010, nell’ambito della prima edizione della manifestazione “Sarcinelli … legge”.

Tra gli altri recenti momenti significativi di devozione al Toniolo, da segnalare la sosta a Pieve di Soligo del gruppo numeroso della parrocchia di San Polo di Piave, arrivato sulla tomba del Beato guidato dallo storico locale Vinicio Cesana, e il pellegrinaggio della folta rappresentanza delle suore di Maria Bambina, giunte in Duomo per la preghiera e la celebrazione eucaristica da varie sedi della congregazione religiosa nel Triveneto.

(Fonte e foto: Istituto diocesano Beato Toniolo. Le vie dei Santi).
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