La Loggia di piazza Balbi Valier è stata restituita ai pievigini: uno degli edifici simbolo del centro cittadino è ritornato all’antico splendore dopo la conclusione degli importanti lavori di restauro.
Infatti, proprio in queste ore si sta svolgendo la fase di disallestimento del cantiere, avviato alla fine dello scorso mese di luglio e operativo da fine agosto in uno dei siti principali e più frequentati della città.
Tra l’altro, in quella stessa area si sta eseguendo l’intervento di riqualificazione della piazza antistante palazzo Balbi Valier, con la chiusura al traffico di tutto il tratto interessato.
I lavori alla Loggia, giunti ormai al termine, hanno riguardato in modo particolare il recupero delle facciate, e sono stati realizzati nel pieno rispetto del cronoprogramma. A spiegarlo dettagliatamente è l’architetto e progettista Patrizio Collatuzzo: “Siamo intervenuti inizialmente con delle indagini e delle accurate valutazioni per recuperare i colori originari e riproporli con dei materiali il più possibile vicini al periodo di edificazione. Un lavoro significativo è stato inoltre eseguito per il recupero dell’intero colonnato di ordine classico, svolto da personale specializzato in restauro”.
Come ci spiega ancora Collatuzzo, il fabbricato della Loggia risale alla fine del diciannovesimo secolo ed è considerato elemento cardine del centro pievigino fin da quando il conte Balbi Valier lo inserì in un progetto di valorizzazione della contrada del Trevisan, nell’ambito del quale fu costruito anche Palazzo Vaccari, attuale sede del municipio della città.
La Loggia, particolarmente prestigiosa dal punto di vista architettonico, è di stile neoclassico e negli anni è sempre stata un’importante sede di ritrovo, dove già nel passato si intrattenevano rapporti commerciali e avvenivano occasioni di incontro tra i pievigini. Attualmente gli spazi del piano terra dell’edificio sono adibiti ad esercizio commerciale, mentre il piano superiore è destinato a uffici e residenze.
Grande la soddisfazione dell’impresa edile NGE, di fondazione molto recente e con sede a Farra di Soligo. È il legale rappresentante di NGE, Rudy Mazzero, alla presenza anche del socio Alberto Rui, a esprimere l’orgoglio della ditta e delle maestranze per aver potuto operare su “un edificio prestigioso quale la Loggia di Pieve di Soligo, considerata a ragione uno dei principali simboli identificativi per la comunità”.
“NGE – afferma Mazzero – ha operato con proprio personale specializzato e ha potuto anche contare sulla collaborazione di alcuni valenti artigiani locali: tutto questo ha consentito di produrre un risultato finale che ci soddisfa pienamente e che speriamo possa essere apprezzato dall’intera cittadinanza, che oggi si vede restituire un elemento di storia, bellezza e qualità architettonica”.
A questo proposito, va detto che NGE ha avviato un apposito corso di formazione con la fondazione “Villa Fabris” di Thiene in vista degli interventi che hanno interessato il colonnato.
“La nostra impresa – conclude Mazzero – vanta propri lavoratori altamente specializzati e motivati, oltre alla collaborazione con varie figure professionali esterne. Opera in tutta Italia con interventi di recupero di monumenti e palazzi storici, e in particolare nell’area della Marca trevigiana sta realizzando i lavori di restauro del campanile della chiesa parrocchiale di Venegazzù, in comune di Volpago del Montello”.
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it