La 18enne pievigina Chiara Da Mar sbarca a “Detto Fatto” su Rai 2: la studentessa del Liceo Munari tra studio, passione per la moda e progetti per il futuro

Pieve di Soligo ancora alla ribalta nazionale della Rai: è commossa ed emozionata la diciottenne pievigina Chiara Da Mar, studentessa e rappresentante di istituto del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Vittorio Veneto dopo il suo primo approdo sugli schermi di Rai 2. Infatti, nel pomeriggio di oggi, venerdì 28 gennaio, Chiara ha partecipato in studio al noto programma televisivo “Detto Fatto”, condotto da Bianca Guaccero, presentando un proprio progetto di moda.

Durante la trasmissione, Da Mar si è messa in gioco affrontando alcune sfide davanti a una prestigiosa giuria, con lo scopo di risultare tra le selezionate: obiettivo, accedere alle semifinali del concorso indetto dall’Accademia della Moda Iuad di Milano – in collaborazione con il programma di Rai 2 -, che ha messo in palio per il vincitore una borsa di studio di tre anni.

Nella parte iniziale, Chiara ha presentato un propria creazione stilistica, spiegando nei dettagli le varie fasi del lavoro: dopo una ricerca di tendenze, la protagonista ha realizzato un originale cappotto bicolore, con top e pantalone, il tutto completo di accessori realizzati dalla talentuosa pievigina.

Successivamente, le concorrenti hanno creato in diretta una giacca per Gianni Molaro, stilista celebre per le collezioni da sposa e presente nello studio Rai: una delle giudici ha sottolineato come durante la fase pratica Chiara abbia dato prova “di importante manualità e di essere ricca di inventiva”.

Al termine dei due momenti, Chiara non è risultata vincitrice della sfida, pur avendo registrato un notevole apprezzamento in studio e dal pubblico di casa che ha tifato alla grande per lei. Così Chiara commenta con grande orgoglio a Qdpnews.it questa sua impresa: “Sono riuscita a controllare le emozioni e la naturale agitazione e sono stata me stessa. Ho portato la mia passione, la mia creatività e il mio impegno. Mi dispiace di non aver convinto fino in fondo i giudici, ma sono consapevole di aver dato il meglio di me stessa: nonostante la mancata vittoria del contest, sono contenta e grata di aver avuto il privilegio di portare la mia proposta di moda all’attenzione dell’audience Rai”.

L’occasione della partecipazione al programma potrebbe essere un trampolino di lancio per la giovane creativa pievigina: “Sono venuta a conoscenza di questo concorso grazie alle mie docenti di moda, le professoresse Margherita Bruno e Cristina Benetollo – afferma Chiara -: tutta la mia classe ha potuto partecipare ad una prima selezione e, dopo un casting, una mia compagna, prossima a partecipare allo stesso programma, ed io siamo state selezionate per la presenza in trasmissione”.

“Per il futuro naturalmente mi auguro il meglio – prosegue – continuando con grande dedizione a portare avanti i miei sogni nella speranza di poterli concretizzare un giorno. Sono una ragazza determinata e quando mi fisso degli obiettivi ce la metto tutta per raggiungerli. Il mio progetto principale è quello di realizzarmi all’estero nell’ambito della moda. Non ambisco a diventare una stilista, ma mi auguro di trovare la strada giusta per dar voce alla mia passione”.

Al termine della puntata, è stata annunciata la possibilità di un ripescaggio via social: “Le linee guida per il ripescaggio via social non sono state ancora rese note – spiega – perché ci saranno ancora delle puntate che vedranno partecipanti da tutta Italia, e solo al termine verrà ripescato qualcuno”.

Intanto, a Pieve di Soligo e non solo sono pronti a sostenere con entusiasmo la sua rincorsa social. In ogni caso, Chiara ha dimostrato in questi anni di aver guadagnato un posto di riguardo nella fucina di talenti dell’Alta Marca, coltivando con grande interesse la propria inclinazione per il mondo della moda: “La mia passione per questo àmbito è nata principalmente con la figura della nonna paterna, grazie alla quale mi sono avvicinata a questo mondo sin da piccola. L’arte è diventata parte della mia vita a 13 anni, quando ho deciso di iscrivermi al Liceo Munari, dove ho avuto la possibilità di esprimermi e di approfondire le mie capacità sin dal primo anno”.

Durante la prima ondata della pandemia, Chiara spiega di aver avuto del tempo libero e di aver deciso di impegnarsi per creare il suo ‘mini-brand’. Ha fatto tutto da sola: il nome e la grafica della pagina, le creazioni stesse, la parte economica e il controllo della community nei social network. Il nome del suo mini-brand è “S.C.U.R.A.”, che sta per “Society Can’t Underrate Rebel Art” (la società non può sottovalutare l’arte ribelle).

“È un concetto che parte dal mio nome ‘Chiara’ – conclude la giovane -: lo considero il mio ‘alter-ego’ perché prima di tutto la parola ‘scura’ è l’opposto del mio nome e riflette la mia personalità: ‘Chiara’ è sempre alla ricerca della perfezione ed è introversa, mentre ‘Scura’ rappresenta la parte del mio carattere più ribelle che non bada ai giudizi altrui perché… la società non può sottovalutare l’arte ribelle!”.

(Foto: fermo immagine da “Detto Fatto”, programma Rai, e per concessione di Chiara Da Mar).
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