La corsa da Pieve di Soligo al Ca’ Foncello tra clacson, abbaglianti e drappo bianco al finestrino, poi Anita nasce davanti all’ascensore tra le braccia di papà

Fiocco rosa a Pieve di Soligo: la piccola Anita è venuta al mondo mercoledì scorso 1° marzo in modalità tutte da raccontare, al punto che i genitori non esitano a definirle “una meravigliosa avventura”.

Un parto decisamente non convenzionale quello di mamma Giulia e papà Andrea, entrambi sanitari dell’Ulss 2 Marca trevigiana e già genitori di Agnese, una bambina di 4 anni.

“Ci siamo fatti seguire a Treviso perché volevamo che Anita nascesse lì come la nostra primogenita – racconta papà Andrea -. Mercoledì mattina, alla 37esima settimana di gravidanza, Giulia ha iniziato ad avere un po’ di mal di schiena. Diventato un dolore costante, sono iniziate anche le contrazioni”.

L’ascensore del Ca’ Foncello davanti al quale è nata Anita

Dopo aver affidato la figlia maggiore ai nonni, la coppia ha preparato il necessario ed è partita di corsa verso l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, ben sapendo che sulle strade era l’ora di punta.

“Siamo partiti alle 17.15 circa, con mia moglie che aveva contrazioni ogni due minuti – continua il papà bis -. Piovigginava e c’era tanto traffico, abbiamo quindi messo fuori dal finestrino uno straccio bianco attaccato al manico dell’ombrello e, all’occorrenza, acceso i fari abbaglianti e suonato il clacson“.

Marito e moglie sono arrivati al Ca’ Foncello intorno alle 18. Appena il tempo di parcheggiare e “mia moglie non ce la faceva più – racconta ancora Andrea -. Siamo stati soccorsi da un’anestesista che aveva finito il turno e un operatore socio sanitario che passava di lì per caso. Il tempo di prendere una carrozzina e chiamare l’ascensore: prima ancora di salirci, nostra figlia è nata. L’ho presa in braccio, coperta e portata nel punto nascite”. Sia la mamma sia la bimba stanno bene.

Papà Andrea si congratula con i colleghi infermieri dell’azienda della Marca: “Un grande complimento a tutto il reparto di Treviso. Ci siamo sempre trovati molto bene con loro”.

(Foto: per gentile concessione della famiglia e archivio Qdpnews.it).
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