Mentre a a Roma il neo ministro Roberto Calderoli frena appellandosi alla gradualità sull’autonomia del Veneto e in generale, proprio “autonomia” è stata la parola chiave della cena della sezione leghista di Vittorio Veneto, appuntamento ripreso dopo due anni per l’interruzione dovuta alle note restrizioni sanitarie, e che ieri sera si è svolta in un locale della zona di Tarzo. Dal Veneto, o meglio, dal vittoriese, l’appello è giunto forte e chiaro, e sarà riportato al ministro dai parlamentari che hanno partecipato.
Si sono ritrovati infatti in una settantina, tra militanti e simpatizzanti, e a parte il governatore Luca Zaia che ha comunque inviato il suo saluto, c’era il “gotha” veneto del partito, con i deputati Ingrid Bisa, Dimitri Coin, il padrone di casa Gianangelo Bof, l’europarlamentare Gianantonio Da Re, il presidente della Provincia Stefano Marcon, i consiglieri regionali Alberto Villanova e Gianpiero Possamai. Con loro anche gli ex senatori Pietro Pisani da Piacenza e Giampaolo Vallardi, i sindaci Antonio Miatto e Roberto Campagna e l’ex sindaco vittoriese ed europarlamentare Giancarlo Scottà.
“E’ stato bello ritrovare la famiglia leghista, militanti e sostenitori di Vittorio Veneto, e rivedere tanti amici della Liga Veneta, tutti con le stesse grandi passioni e ideali indiscussi: la nostra terra, il nostro partito e principalmente l’autonomia per il nostro amato Veneto” ha commentato proprio l’europarlamentare Toni Da Re.
Il segretario sezionale Roberto Parrella alla fine è rimasto particolarmente soddisfatto della riuscita dell’evento: “Siamo una sezione in salute, una delle maggiori in provincia e abbiamo incrementato l’organico dei soci militanti e sostenitori – ha detto – . Tutti i nostri big hanno sottolineato come sia importante per il governo arrivare al traguardo dell’autonomia per il Veneto, oltre alle emergenze nazionali. E’ una pietra miliare per i veneti e hanno assicurato che lavoreranno in funzione di questo. Speriamo che sia la volta buona, lo hanno chiesto milioni di persone, non qualche decina di migliaia”.
(Foto: Facebook).
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