L’anno scorso 84 suicidi nella Marca. L’Ulss 2 organizza un corso per formare i gruppi d’aiuto

I relatori alla presentazione del corso

Il Veneto è tra le prime regioni nella triste classifica dei morti a causa di suicidio, e nella Marca sono stati 84 quelli segnalati dalla Prefettura lo scorso anno. Ma le morti violente comprendono anche gli omicidi e gli incidenti stradali, tragedie che hanno alcune caratteristiche in comune, a cominciare dal trauma per i sopravvissuti e la necessità di superare alcuni bisogni immediati, pratici, relazionali, emozionali, individuali e familiari.

Per questo motivo è stata presentata oggi la seconda edizione del corso di formazione “L’intervento di postvention d’emergenza“, alla presenza del direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, del direttore del Dipartimento di Salute Mentale Carola Tozzini, del dottor Stefano Sanzovo, psichiatra del DSM e membro del Tavolo provinciale per la Prevenzione dei Gesti Suicidari, del dottor Francesco Rocco, presidente della Rete di Malachia, e del dottor Luigi Colusso, fondatore del Tavolo provinciale e dei gruppi d’aiuto sulla postvention.

“Il tavolo di lavoro nasce per dare un aiuto alla famiglia e agli amici delle persone che hanno avuto una morte improvvisa a causa di suicidio, omicidio o incidente stradale – spiega Benazzi – ma anche per prevenire gli eventi suicidali, perché è fondamentale fare rete e preparare le persone che possono affrontare questa tematica”.

Questa formazione, avviata per la prima volta a Treviso nel 2021 è voluta al fine di creare questo servizio anche nel territorio di Pieve di Soligo, con l’obiettivo di formare un team di professionisti esperti, su base volontaria, di varie aree professionali, in grado di intervenire in tempi brevi sul luogo dell’evento una volta allertato dal Suem e dalle varie Forze dell’Ordine.

“Il numero dei suicidi nel 2023 è stato importante – conclude Benazzi – ma molti sono stati anche i ricoverati in Pronto soccorso e salvati dal personale medico“. Per quanto riguarda l’autolesionismo, uno dei pochi sintomi riconoscibili del suicidio, sono stati 172 gli utenti che sono stati presi in carico nei soli ospedali di Conegliano e Vittorio Veneto. Dati in crescita nell’ultimo periodo soprattutto a causa del Covid. Nel 2012, a causa dell’alto numero di imprenditori che decisero di togliersi la vita, dopo il fallimento delle banche, la Regione Veneto ha istituito un numero di telefono anti-suicidio che ad oggi ha ricevuto oltre 15 mila telefonate.

I partecipanti, una volta formati, entreranno a far parte della Rete di Malachia: “Aiutiamo i familiari a 360 gradi – commenta Rocco – in alcuni casi siamo stati chiamati anche dalle cosiddette vittime secondarie, ovvero quelli che causano incidenti stradali mortali”. Per contattare l’associazione basterà chiamare il 388-4242596, il numero è attivo 12 ore su 24 tutto l’anno.

Il corso di formazione, organizzato dall’Ulss 2 Marca trevigiana in collaborazione con il Tavolo provinciale per la Prevenzione dei gesti suicidari, rende disponibili 50 posti e possono parteciparvi persone con esperienza lavorativa nel campo della sanità, dell’assistenza sociale (compresa quella spirituale, religiosa e forme di volontariato), delle Forze dell’Ordine e della Protezione civile. 

Il 24 maggio alle ore 15, come da programma, il corso verrà presentato con un primo incontro pomeridiano nella sala Monsignor Dal Col del Centro Conferenze Ulss 2 di Conegliano, e contestualmente verranno aperte le iscrizioni attraverso il portale aziendale TOM: https://tom.aulss2.veneto.it.

La formazione inizierà il 23 settembre e terminerà l’11 novembre 2024. Una volta concluso il corso, i partecipanti entreranno a far parte del team dedicato e formato per interventi di postvention. Tre le tematiche che verranno affrontate: lutto, trauma, elaborazione della perdita, percorsi ed esiti.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata)
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