L’area delle Colline Unesco si candida a “Città veneta della cultura 2023”: 130 eventi, anche all’alba, seguendo un fil rouge di musica e paesaggio

L’area delle Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, patrimonio dell’Umanità, punta a diventare “Città veneta della cultura 2023”. A promuovere la candidatura sono i 29 Comuni dell’IPA “Terre Alte della Marca Trevigiana” che questa mattina, mercoledì, con i relativi rappresentanti delle amministrazioni comunali, hanno presentato il progetto a Vittorio Veneto, nell’aula civica del Museo della Battaglia.

Le voci della presentazione della candidatura al Museo della Battaglia – Video di Monica Ghizzo

Oltre che con i sindaci e l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, la proposta è stata elaborata in coprogettazione con il GAL dell’Alta Marca, Distretto del Cibo, Unpli e Pro Loco, Istituto Diocesano Beato Toniolo, Unione Montana delle Prealpi Trevigiane e Fondazione Fabbri.

“Musica per il paesaggio, musica nel paesaggio” è il tema scelto per la candidatura, declinato in un calendario che conta complessivamente 130 eventi.

“Siamo contenti di aprire l’Aula civica del Museo della Battaglia ai rappresentanti dell’IPA – ha esordito l’assessore alla cultura del Comune di Vittorio Veneto Antonella Uliana nel fare gli onori di casa -. Che questo gioiello architettonico sia di buon auspicio per un progetto che mette al centro arte e musica, due elementi caratterizzanti della nostra città”. 

La parola è passata poi al sindaco di Pieve di Soligo nonché presidente dell’Intesa Programmatica d’Area Stefano Soldan: “L’idea della candidatura è maturata qualche mese fa sotto la spinta dell’Associazione per il Patrimonio Unesco – ha detto -, idea fin da subito accolta dai Comuni dell’IPA. Abbiamo individuato nella musica il tema portante del progetto, quale elemento unificante nonché strumento per valorizzare il paesaggio e gli artisti contemporanei e del passato, che lo hanno reso noto in tutto il mondo”.

Il tema del progetto e gli eventi

“Musica per il paesaggio, musica nel paesaggio” è dunque il fil rouge che accomuna i 130 eventi organizzati in tre ambiti per un totale di 59 azioni inclusi nel dossier redatto da Federico Della Puppa, membro del comitato curatoriale della Fondazione Fabbri, e già autore del dossier di candidatura a “Capitale italiana della Cultura 2022” per Pieve di Soligo.

“Il programma culturale si svilupperà fra aprile e dicembre in luoghi all’aperto e in contesti artistici significativi, toccando angoli noti ma anche inconsueti e meno frequentati dell’Area Unesco – ha spiegato Della Puppa -. Penso alle piccole chiese rurali, ad esempio. Gli eventi valorizzeranno gli elementi caratteristici del paesaggio, come le viti e i corsi d’acqua, seguendo la stagionalità e i diversi momenti della giornata. Alcuni sono previsti all’alba e al tramonto in giorni pre fine settimanali anche nell’ottica di stimolare il turista a fermarsi per più giorni, scoprendo il territorio e i suoi prodotti tipici”.

I tre àmbiti, per un totale di 59 azioni

  • Musica nei paesaggi naturali”: L’alba delle colline, Festival della musica e del paesaggio, La cultura della natura nell’armonia della musica, Suoni, colori, profumi d’autunno alla scoperta dei Palù, Concerto all’alba: suoni, leggende e miti lungo il Fiume Piave, Suggestioni della natura, Concerti in cammino, Un bosco da (I)amar – concerto all’alba, Tra l’azzurro delle Prealpi e gli spazi aperti della pianura in un tramonto d’estate musicale, Fregona borghi e natura: concerto al tramonto sull’itinerario della strada del prosecco, Alba ai Loff – Primo maggio in musica, aspettando il sole che sorge, Singularity. Armonie sulle vie dell’acqua, Note di montagna, Passeggiate letterarie e musicali nel paesaggio collinare, Suoni della vendemmia, Suoni del lago, Percorsi musicali nel centro storico di Serravalle, Borghi sonori, Follina racconta musica, Solstizio d’estate in musica con vista sulle colline e sulle Prealpi, Immalia – rassegna multivisioni all’aperto;
  • “Musica nel paesaggio costruito tra chiese, abbazie e ricchezze storico-architettoniche”: Luoghi del sacro in arte e musica. Chiese aperte nella terra Patrimonio dell’Umanità Unesco, Tempo fermo, San Vigilio all’alba, Il tramonto al solstizio d’estate, Scopri Cison: policromi in collina, Santuario della Madonna delle Grezie In-Jazz, Giovani concertisti in luoghi nascosti, Rassegna di musica sacra;
  • “Musica nel paesaggio di comunità”: Valdobbiadene Jazz, Omaggio a Lorenzo Da Ponte: concerti e spettacoli di teatro/reading itineranti, Vittorio Veneto Chamber music Festival, 56° Concorso nazionale corale Trofei Città di Vittorio Veneto – evento Aspettando il corale, Concorso internazionale di Violino Città di Vittorio Veneto – premio internazionale Prosecco doc, Concerto di Santa Cecilia, Concerto History 100, Spettacolo-concerto “Interpretare Zanzotto. IX Egloghe”, XXXVIII Guitar International Rendez-Vous e XXX Convention Associazione ADGPA, Concerto all’alba: Musica del ‘700 dell’artista Vivaldi legata all’antica Repubblica di Venezia, Concerto all’imbrunire dell’Orchestra Sio, Festival Organistico Internazionale di Collalto, Rassegna musicale dell’Associazione “Scuola di musica San Daniele”, Musica per l’inclusività: concerto della Banda di Cordignano con il Coro Manos Blancas, Marco Anzolino racconta Lucio Dalla, Concerto lirico-sinfonico Rassegna “I Concerti della Rinascita – I Luoghi della bellezza”, Concerto Coro San Salvatore, Note di musica classica: concerto in memoria di Antonio Soligon e auguri in Musica, Le colline sulle note dei giovani, Concerto in villa: musica espressione del cuore dell’uomo, Musica popolare in e-voluzione, Serate musicali a Palazzo Ancilotto, Federica Capra Quartet, Inseguendo Bottecchia negli anni 20, Concerto corpo bandistico e coro di Zorneding, Arte e Musica a Villa Liccer a San Fior, Distretto del Cibo: prodotti Ambassador.

Il costo del progetto sfiora il milione di euro: entro marzo la risposta della Regione

In termini finanziari il programma complessivo prevede una spesa che sfiora il milione di euro (970 mila euro la somma esatta) già finanziata per il 60% da parte dei 29 Comuni dell’Area.

Entro la fine di marzo una commissione tecnica della Regione valuterà il dossier comunicando ufficialmente chi si aggiudicherà la terza edizione del bando regionale a “Città veneta della Cultura” dopo Cittadella (2021) e Caorle (2022). Il vincitore si aggiudicherà un finanziamento di 100 mila euro per sostenere i progetti che l’amministrazione locale ha stabilito.

“Questo progetto rappresenta un traguardo, è indice di collaborazione fra i Comuni e le associazioni – ha commentato Mauro Canal, presidente del direttivo IPA -. Dovremo abituarci a queste iniziative, sia perché siamo entrati in un circuito turistico in forte crescita, sia perché le iniziative fatte a macro livello aumentano l’importanza degli eventi stessi”.

“Si tratta della prima candidatura di Area che coinvolge l’intera comunità nell’ambito della ‘Città veneta della cultura” – ha sottolineato il direttore del GAL dell’Alta Marca Trevigiana Michele Genovese -, proprio in questo aspetto risiede la sua assoluta originalità”. 

“Questo progetto mi ricorda gli esordi della manifestazione ‘I suoni delle Dolomiti” (nel 2023 giunto alla 28esima edizione ndr) che negli anni è diventato un appuntamento importante che attira turismo anche da fuori regione – ha commentato Giuliano Vantaggi, site manager dell’Associazione per le Colline Unesco -. In merito agli eventi all’alba e al tramonto questo ci permette di aumentare i pernottamenti, strategia già collaudata in altri territori”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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