Lo scoprono in Veneto ma aveva il divieto di dimora: pusher finisce in carcere

Una pattuglia dei Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Montebelluna hanno dato esecuzione nelle ore scorse a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Treviso a carico di un 43enne di origini marocchine.

La misura cautelare trae origine dalla violazione, riscontrata dai militari dell’Arma, alle prescrizioni del divieto di dimora nella Regione Veneto disposto a carico dello straniero lo scorso mese di aprile dalla medesima Autorità giudiziaria, all’esito di indagini dei Carabinieri che avevano consentito di documentare nell’ultimo triennio, a carico dell’uomo, numerosissime cessioni di cocainahashish.

Denunciato in stato di libertà da personale della Stazione Carabinieri di Pieve di Soligo, per l’inosservanza di un provvedimento di divieto di ritorno in quel Comune emesso dalla Questura di Treviso nel giugno del 2022, un 55enne di origini marocchine regolare sul territorio nazionale. Lo straniero è stato controllato nelle scorse ore da una pattuglia di militari dell’Arma in servizio perlustrativo nella centralissima piazza Vittorio Emanuele II.

A San Biagio di Callalta, militari della locale Stazione Carabinieri hanno arrestato un 51enne di origini genovesi in ottemperanza a un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal Tribunale di Venezia. L’uomo è stato associato alla casa circondariale di Treviso dove dovrà espiare 2 anni e 10 mesi di reclusione per cumulo pene conseguenti a reati contro il patrimonio commessi tra il 2001 e il 2017 nella provincia di Venezia.

(Foto: archivio Qdpnews.it)
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