Secondo i diretti interessati, nonostante la crisi e la concorrenza dei centri commerciali, infatti, il tradizionale appuntamento del sabato mattina era riuscito a resistere, ma negli ultimi dodici mesi si sarebbe verificato un brusco calo delle presenze.
“Insieme agli altri ambulanti ci stiamo chiedendo il motivo, ma fatichiamo a trovare una risposta, anche perché è successo tutto nel giro di un anno – spiega Ivana Frezza – Pieve di Soligo è sempre stata una piazza in cui si lavora bene e tutto è successo all’improvviso. Da parte mia e dei miei colleghi vorremmo capire se fosse possibile un incontro tra tutti gli attori coinvolti per discutere il problema: i tempi sono duri e sarebbe bello avere un confronto per riuscire a trovare una soluzione insieme per rilanciare il mercato”.
Il centro di Pieve di Soligo mette a disposizione 112 posteggi, un numero abbastanza alto superato solo dalle città più grandi della provincia, come Castelfranco, Conegliano, Montebelluna, Oderzo e Treviso, ed ha sempre rappresentato un segno di vitalità per il Quartier del Piave.
“Che ci sia un trend negativo è vero, ma penso riguardi tutti i mercati in generale – spiega l’assessore al commercio Giuseppe Negri – Per quanto riguardo quello di Pieve di Soligo, a breve ci saranno dei cambiamenti, dovuti alla sistemazione complessiva di piazza Vittorio Emanuele II legata al trasferimento del municipio a palazzo Vaccari. Tutta la sistemazione delle bancarelle verrà rivista: dovranno essere più concentrate e studieremo un percorso che porti le persone a passare davanti al più alto numero di banchi possibile e a sostare all’interno del mercato per più tempo”.
“Per quanto riguarda la possibilità di incontrarsi con gli ambulanti sono a disposizione”, aggiunge l’assessore Negri, che poi conclude: “Il mercato di Pieve di Soligo deve ritornare ad essere prima di tutto un luogo di ritrovo, solo così ritroverà anche la sua vivacità commerciale”.
(Fonte: Edoardo Munari © Qdpnews.it).
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