È ufficialmente il nuovo arciprete – parroco per le cinque comunità cristiane dell’unità pastorale “La Pieve” monsignor Luigino Zago: ieri sera, sabato 7 ottobre, si è svolta nel Duomo di Santa Maria Assunta la cerimonia di ingresso che ha visto unite le parrocchie di Pieve di Soligo, Refrontolo, Solighetto, Barbisano e Collalto.
L’ex rettore del Seminario vescovile raccoglie infatti il testimone di due sacerdoti, monsignor Giuseppe Nadal e don Stefano Sitta: il suo nuovo impegno pastorale coprirà il territorio di comunità di tre comuni diversi – Pieve di Soligo, Refrontolo e Susegana –, mantenendo comunque gli incarichi di vicario giudiziale e giudice del Tribunale Ecclesiastico Regionale Triveneto.
Presieduta dal vescovo monsignor Corrado Pizziolo, con una trentina di sacerdoti concelebranti – alcuni anche da fuori diocesi -, la messa è stata densa di tutti i consueti riti dell’ingresso.
Il vescovo: “Incoraggia e sostieni i fratelli”
Durante l’omelia, il vescovo ha ripreso la metafora della vigna tratta dal Vangelo della domenica: “Il Signore ti manda in questo popolo per ricordare ai fratelli i frutti che spera ciascuno produca, per incoraggiarli e sostenerli nel riconoscere con gratitudine il dono del Signore e corrispondergli”.
“Noi ci auguriamo – ha detto Pizziolo – che tu per primo viva e testimoni questa consapevolezza con convinzione e generosità, e contemporaneamente preghiamo che tu non ti scoraggi se qualcuno non ascolterà la tua voce e il tuo invito. Va messa in conto la possibilità di ricevere dei rifiuti”.
Mons. Zago: “Un nuovo inizio: viviamo in sinodalità”
Nel suo intervento alla fine della cerimonia, il neoarciprete ha rivolto una serie di ringraziamenti, tra cui quelli ai suoi predecessori monsignor Giuseppe Nadal e don Stefano Sitta, “generosi operai nelle vigne di queste comunità: tutti ne siamo testimoni”.
“È davvero un bell’impegno quello che il vescovo mi ha affidato – ha detto -: ‘un nuovo inizio’, come mi hanno suggerito. Interpreto però la presenza di tante persone oggi come una volontà di vivere nella corresponsabilità l’impegno che il vescovo mi e ci ha affidato”.
“In primis – ha precisato -, quello di camminare insieme come unità pastorale, senza cancellare l’identità di ciascuna delle comunità, crescendo nella sinodalità, superando i campanilismi. Siamo chiamati a vivere in uno stile di prossimità e di apertura coraggiosa”.
Sul sagrato, monsignor Zago era stato accolto dai sindaci di Pieve di Soligo, Stefano Soldan, e di Refrontolo, Mauro Canal, e dal vicesindaco di Susegana Stefania Trevisan: ciascuno di loro ha fatto dono al nuovo parroco di un volume sulla storia del paese, e Soldan ha assicurato che “troverà lealtà, amicizia e aiuto da parte di tutti”.
Al termine della cerimonia, è intervenuto il vice moderatore dell’unità pastorale Mario Brugnera, accompagnato dai vice presidenti dei consigli pastorali parrocchiali: “Sappiamo che l’impegno sarà importante perché la messe è grande. Sarà un cammino di sinodalità, in comunione con la Chiesa, e di corresponsabilità, da cui nessuno si possa sentire escluso”.
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