Pieve di Soligo, abitazione in rovina davanti alla Casa Paterna di Andrea Zanzotto. I vicini: “Sta cedendo il tetto, i topi si muovono indisturbati”

Degrado e incuria in via Cal Santa a Pieve di Soligo, proprio di fronte alla Casa Paterna di Andrea Zanzotto, recentemente restaurata e “consegnata” alla comunità in occasione di un evento pubblico per il Centenario della nascita del poeta (vedi articolo).

La denuncia arriva da un cittadino che abita nella stessa via e che è molto preoccupato per le condizioni igienico-sanitarie dell’abitazione fatiscente, che sembra essere stata completamente abbandonata dai proprietari.

“In quella casa sta cedendo tutto il tetto sopra la porta aperta in cima alle scale – spiega il cittadino – Secondo me il muro rosa prima o poi cadrà, abbattendosi sul cancello dell’abitazione che si trova accanto. Non parliamo poi delle condizioni igienico sanitarie e della presenza di topi che possono muoversi indisturbati”.

Una situazione che dura da tempo e contro la quale si erano mossi lo stesso cittadino e anche l’amministrazione comunale pievigina.

“Eravamo già intervenuti per cercare di trovare una soluzione con i proprietari – ha commentato il sindaco Stefano Soldan – Il degrado è evidente e certo non è un bel biglietto da visita per un luogo che, recentemente, è stato impreziosito dal recupero della Casa Paterna del poeta Zanzotto. Solleciteremo ancora una volta la proprietà perché la situazione non può che peggiorare. Non vorrei che si dovesse procedere con provvedimenti di altro tipo”.

Intanto, accanto alla struttura in rovina si trova la Casa Paterna di Zanzotto nella quale si può fare una visita real-virtuale, anche attraverso le installazioni, ad iniziare dal porticato e dal giardino, create appositamente da Studio Azzurro.

Tutto questo è stato possibile grazie al contributo e al supporto della Regione del Veneto, della Città di Pieve di Soligo, della Fondazione Casa Paterna Andrea Zanzotto, del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita di Andrea Zanzotto e di tutte le realtà che hanno lavorato a questo progetto.

(Foto: per concessione di un lettore).
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