Nel 1946 furono i primi a ricordare la Battaglia di Nikolajewka e nel 2022 gli Alpini di Solighetto hanno voluto onorare ancora una volta tutti i caduti di uno dei conflitti più atroci della Seconda guerra mondiale.
Alla cerimonia di oggi, in occasione del 79esimo anniversario della battaglia di Nikolajewka, erano presenti il sindaco Stefano Soldan, l’assessore Danilo Collot, il consigliere comunale Antonio Meneghin, il capogruppo degli Alpini di Solighetto, Aldo Pradella, i vari gruppi alpini della Sezione di Conegliano, con il presidente Gino Dorigo, e anche i Gruppi Alpini di Cison di Valmarino e Follina, insieme alle locali Associazioni d’Arma, agli Artiglieri e agli Aviatori.
Ben visibile il vessillo della Sezione Ana di Conegliano, accompagnato da alcuni gagliardetti locali e dal gonfalone della Città di Pieve di Soligo; presente anche una rappresentanza della scuola primaria e della scuola dell’infanzia di Solighetto con una bandiera.
La battaglia di Nikolajewka, avvenuta il 26 gennaio 1943, vide le truppe sovietiche scontrarsi contro le forze residue dell’Asse in caotico ripiegamento nella parte meridionale del fronte orientale.
Terribile lo scenario nel quale hanno combattuto i soldati italiani in marcia con i piedi congelati e le barbe ispide coperte di ghiaccio.
Assediati dalla fame e dal gelo, avevano abbandonato l’ansa del Don per sfuggire all’accerchiamento dell’Armata Rossa, combattendo 11 battaglie con armamenti gravemente insufficienti e senza alcun rifornimento.
Il 26 gennaio 1943 i soldati italiani sono arrivati a Nikolajewka, presidiata da ingenti forze russe: al sottopassaggio della ferrovia hanno dovuto combattere l’ultima disperata battaglia per uscire dalla sacca e riguadagnare la strada verso l’Italia, verso le case e le famiglie lontane migliaia di chilometri.
“Come ho detto oggi – commenta il sindaco di Pieve di Soligo -, emerge lo straordinario ruolo dei Gruppi Alpini nel conservare la nostra memoria e la storia umana. Lo spirito di sacrificio e abnegazione che ha contraddistinto quegli Alpini oggi vive nelle attività di volontariato e aiuto che i Gruppi Alpini, gli Artiglieri e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma svolgono a favore della società civile”.
“La commemorazione di Solighetto nacque dalla volontà del Cavalier Giovanni Pansolin – spiegano gli Alpini di Solighetto -, reduce e socio fondatore del gruppo di Solighetto. La cerimonia di quest’anno si è svolta in forma ristretta e statica nel rispetto delle norme anti-Covid”.
“Dopo l’alzabandiera – concludono -, ci siamo recati in chiesa a Solighetto dove è stata celebrata la Santa messa, presieduta dal Generale don Sandro Capraro, ex cappellano militare della Brigata Cadore. Infine gli alpini hanno deposto una corona di alloro alla base del Monumento ai Caduti. Presente anche Nicola Sergio Stefani, coordinatore e speaker della manifestazione”.
“Questa mattina ho ringraziato tutte le autorità presenti e i vari gruppi Alpini – afferma il capogruppo Pradella -. Abbiamo ricordato i caduti della battaglia di Nikolajewka ma anche gli Alpini andati avanti. Abbiamo menzionato due colonne portanti del nostro Gruppo, recentemente scomparse: gli alpini Giovanni Bellè-Nasser (qui l’articolo) e Dino Casagrande (qui l’articolo).
(Foto: Flavio Gregori – Gruppo Alpini di Solighetto).
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