Tre granate fatte brillare nella Cava Zanardo: erano residuati bellici a presunta carica chimica

Si sono svolte nella mattinata odierna, nella cava inerti Zanardo di Cimadolmo, le operazioni di bonifica di tre residuati bellici rinvenuti nelle scorse settimane nei territori comunali di Pieve di Soligo, Giavera del Montello e Alano di Piave.

L’attività di bonifica, che ha riguardato tre granate a presunto caricamento chimico, del calibro di 149 e 100 mm, è stata eseguita alla luce di una riunione di coordinamento svoltasi in Prefettura lo scorso 17 ottobre, nel corso della quale sono state definite le modalità dell’intervento e le necessarie misure a tutela della sicurezza e della pubblica incolumità.

Le delicate attività di disinnesco hanno richiesto numerose misure di prevenzione e predisposizione del sito, tra le quali l’adozione di un provvedimento di divieto di sorvolo sull’area interessata e di ordinanze da parte dei Comuni di Cimadolmo, Santa Lucia di Piave e Mareno di Piave per assicurare la completa interdizione dell’area di bonifica.

Le operazioni, coordinate sul piano tecnico dal Comando Forze Operative Nord di Padova e dal 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine, eseguite con il supporto del CETLI di Civitavecchia e del personale del Comando Vigili del Fuoco di Treviso, delle Forze dell’Ordine, della Croce Rossa Italiana e dei volontari di Protezione civile, si sono concluse in tarda mattinata con il brillamento, in condizioni di sicurezza, dei tre ordigni.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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