Mohammed Hammouch (nella foto), 30enne originario del Marocco ma pievigino doc, si è occupato in prima persona dell’iniziativa dell’Unione Marocchini all’estero in Italia (Umei), coordinando un gruppo di giovani marocchini, che vivono in diverse regioni italiane, nella realizzazione di un video solidale pensato per tutti gli italiani provati dall’emergenza Coronavirus.
Un bel gesto di vicinanza da parte di ragazze e ragazzi impegnati su più fronti per promuovere occasioni di dialogo tra culture diverse che, in queste settimane, si sono ritrovate a combattere contro un nemico comune.
Uniti nel dolore per le persone che hanno perso la vita e per i malati, italiani e marocchini si sono riscoperti ancora più vicini, condividendo sentimenti, speranze e battaglie da vivere come un’unica comunità.
Hammouch, responsabile dei giovani marocchini in Italia, è molto conosciuto e stimato a Pieve di Soligo anche per il suo impegno nel volontariato locale.
Inoltre, è da sempre molto attivo per l’integrazione dei musulmani e delle comunità straniere nell’Alta Marca Trevigiana, partecipando in prima persona a diverse iniziative e collaborando a progetti di promozione del dialogo interculturale nel territorio dove vive.
“Dopo essermi accordato con Nadif Mustapha, presidente dell’Unione Marocchini all’estero in Italia – spiega Hammouch – ho coinvolto alcuni ragazzi marocchini che mi hanno inviato dei brevi clip video in lingua italiana e anche nella nostra lingua. Questa iniziativa spero possa essere apprezzata da chi è impegnato nell’emergenza Coronavirus e anche da chi sta soffrendo per le conseguenze più tragiche di questa pandemia”.
“Siamo vicini agli italiani – aggiunge – perché ci sentiamo italiani anche noi. Siamo nati e cresciuti qui e ora vogliamo far parte di questa grande comunità per la quale siamo a disposizione. Quando l’emergenza sarà finita, spero ci si possa mettere intorno ad un tavolo per discutere di tante questioni, come il problema dei cimiteri per i musulmani. Purtroppo, soprattutto in questo periodo dove è complicato spostarsi, trasferire una salma in un Paese come il Marocco diventa molto difficile. Per questo chiediamo di poter seppellire qui i nostri cari: per chi ha vissuto in Italia, è giusto che tutto il ciclo di vita si possa svolgere in questo Paese”.
“Speriamo che le autorità della Provincia di Treviso – conclude – prendano in considerazione questa istanza che viene da tutta la comunità islamica che vive in Italia, riservando uno spazio nei cimiteri anche ai defunti musulmani. Intanto, come stanno facendo associazioni come l’Umei, continuiamo ad operare per l’integrazione delle comunità straniere, promuovendo gli aspetti più belli delle nostre culture”.
Il video è disponibile nella pagina Facebook dell’Unione Marocchini all’estero in Italia o cliccando nel link: (qui il video).
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di Mohammed Hammouch).
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