La musica folkloristica, in un certo senso, descrive il sottofondo musicale del nostro passato. Un passato che invece spesso, quando lo immaginiamo, è silenzioso oppure immerso nei soli suoni della natura e della vita semplice, di provincia.
Ma quando le comunità ballavano e cantavano nelle piazze dei paesi o anche solo svolgendo le loro mansioni quotidiane, raccogliendo e raccontando quegli aneddoti che – se fortunati – sono sopravvissuti fino ai giorni nostri, la comunità si stringeva attorno a uno stesso interesse spensierato: era lì che nascevano amori e rivalità, amicizie e duelli, invidie e gelosie.
Insomma, la musica folkloristica assegnava alla povera gente tutto ciò che le serviva per dimenticare la fatica, la sofferenza e la povertà, in certi casi persino le guerre e le malattie. E questo non accadeva solo in Italia, ma ovunque nel mondo.
Per questo hanno così tanto in comune i Posagnot e il Grupo Folclórico e Etnográfico da Granja do Ulmeiro, due gruppi folkloristici che hanno stretto un’amicizia sincera nel 2012 e che qualche giorno fa hanno potuto celebrare assieme i valori che assieme condividono: undici anni fa infatti i Posagnot furono loro ospiti in Portogallo e l’anno successivo i “nostri” ricambiarono l’accoglienza nel paese del Canova, incontrandosi ancora poi svariate volte ai festival internazionali di questo genere di musica.
In questi giorni, una ventina di membri dei Posagnot si sono esibiti in occasione del Festival del Folclore a Granja do Ulmeiro, davanti a un pubblico internazionale. Hanno portato vari brani e danze del proprio repertorio, indossando i costumi tipici e parlando soprattutto quel dialetto che i portoghesi, in fondo, non sentono poi molto lontano.
“Quest’amicizia si tiene viva così – spiegano – grazie a eventi di questo tipo. In Germania intratteniamo un rapporto stretto anche con i De Beeksheepers. L’obiettivo di questi scambi non è solo la promozione della musica di questo genere, ma la creazione di legami tra i popoli”.
Hanno raccontato, con il loro se pur breve spettacolo, come la Provincia di Treviso e in particolare la Valcavasia e la Pedemontana del Grappa, ricca di cultura, si sia sviluppata a partire da valori semplici, quelli che ancora oggi sono forse gli unici a saperci far sorridere in modo sincero.
(Foto: per gentile concessione de I Posagnot).
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