Oggi, 2 agosto 2021, è una data particolare, soprattutto per la comunità di Refrontolo: era proprio il 2 agosto 2014 quando avveniva l’esondazione del torrente Lierza, la cui forza spazzò via gli allestimenti della tradizionale “Festa dei Omi”, organizzata nell’area del Molinetto della Croda.
Un fatto inimmaginabile, specialmente per gli effetti irreversibili provocati, ovvero la morte di quattro persone: Maurizio Lot, Giannino Breda, Luciano Stella e Fabrizio Bortolin.
La pioggia riversatasi sul territorio aveva provocato l’esondazione del Lierza e il conseguente innalzamento dei livelli dell’acqua nell’area circostante. Un fatto che, ancora oggi, rimane una ferita non rimarginata, un triste ricordo per la comunità.
Lo stesso presidente della Regione Veneto Luca Zaia stamane ha ricordato quanto avvenuto sulla propria pagina Facebook istituzionale: “Per non dimenticare la tragedia del Molinetto della Croda a Refrontolo”.
Alle sue parole si sono unite quelle del sindaco di Refrontolo Mauro Canal, il quale ha voluto esprimere la propria vicinanza alle famiglie dei quattro deceduti, ma anche di coloro che stanno ancora vivendo gli effetti della vicenda.
La tragedia aveva provocato l’apertura di un lungo capitolo giudiziario, che ha visto l’assoluzione dei quattro imputati, nello specifico Valter Scapol, presidente della Pro loco di Refrontolo, Leopoldo Saccon e Celeste Granziera, all’epoca tecnici incaricati di redigere il Piano di assetto del territorio (Pat), e Annalisa Romitelli, responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Refrontolo. Resta ancora aperta la vertenza civile della vicenda giudiziaria.
“In questa giornata rimane il ricordo di chi non c’è più – ha dichiarato il primo cittadino – e la vicinanza alle famiglie che hanno subito queste perdite, ma anche a quelle che stanno da anni vivendo e subendo il protrarsi degli effetti della vicenda”.
“Esprimiamo la nostra vicinanza – ha concluso Canal – con la certezza che tutto si risolverà nel miglior modo possibile”.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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