Promessa mantenuta: come aveva annunciato, l’associazione Con-Tatto di San Fior ha dato il via al progetto dell’orto sociale, un’iniziativa che ha un duplice obiettivo: da un lato promuoverà la collettività comunitaria e dall’altra dare la possibilità di coltivare gli ortaggi poi da portare in tavola, in un’ottica di sostenibilità.
L’orto sociale è stato ricavato in area Mel, spazio verde a San Fior che di solito accoglie anche la tradizionale Festa delle associazioni.
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Attualmente sono otto le persone che hanno aderito al progetto, ma l’associazione ha fatto sapere che le porte rimangono comunque aperte per altri potenziali aderenti.
Come primo passo, è stata preparata la base dell’orto, con paglia e fieno, con la collaborazione di Michele Visentin e di Annita Fiorot (proprietaria di un vivaio).
“Abbiamo vinto un bando comunale, che si chiamava ‘Riscatto sociale’ (e prevedeva un finanziamento), assieme al gruppo ‘Star bene’ – ha raccontato Andrea Santucci, il presidente dell’associazione Con-Tatto – Abbiamo partecipato con il progetto ‘Fiore’“.
“Ora andiamo a piantumare cipolle e cavoli, a maggio invece lo faremo con altri ortaggi di stagione – ha proseguito – Ognuno ha un’area delineata e l’obiettivo è quello di creare un gruppo sociale vero e proprio, all’interno del quale ci sia collaborazione: una piccola famiglia, dove ci sia una forma di aiuto e di scambio”.
L’associazione sta studiando il modo migliore per recintare quest’orto, “in quanto ci sono delle persone che ci stanno lavorando, spendendo del tempo”, come ha chiarito Santucci.
“L’area dove sorge l’orto è stata data in comodato d’uso dal Comune all’associazione e abbiamo un anno di tempo per sviluppare il progetto – ha aggiunto – Poi l’obiettivo è quello di estendere l’orto“.
Ma non è tutto: il progetto “Fiore”, che ha assicurato all’associazione Con-Tatto la vittoria del bando comunale, comprende anche altre iniziative, che saranno sviluppate in futuro.
“Vorremmo creare una ‘Festa delle famiglie’ e organizzare delle passeggiate nei punti d’interesse di San Fior – ha raccontato Santucci – Poi un’idea è quella di curare le aiuole di luoghi pubblici come villa Liccer”.
“Finora abbiamo promosso dei laboratori, ma c’è altro in partenza”, ha concluso.
(Fonte foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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