La chiesa arcipretale di San Fior non riusciva a contenere tutti gli amici, parenti e conoscenti riunitisi oggi, sabato 23 marzo, per dare il loro addio a Michele Zanette, il 18enne morto a causa di un incidente avvenuto lo scorso 14 marzo in via Cordignano a Godega di Sant’Urbano.
Il feretro chiaro ricoperto di fiori ha fatto il suo ingresso nella chiesa, dove il silenzio e il dolore per una simile perdita era più eloquente di tante parole. Dolore evidente anche dal tono di voce del parroco celebrante, il quale ha sottolineato quanti “amici sono venuti a salutare Michele”.
Il sacerdote ha rivolto un pensiero alla famiglia del giovanissimo, invitando i presenti “a starle vicino”. “In questo momento di dolore – ha detto il parroco – bisogna ritrovare e affidarsi alla fede in Gesù Cristo, che si è sacrificato per salvare l’umanità”.
Parole a cui sono seguite quelle di un amico, che ha ricordato come Michele in passato “gli avesse dato tanta forza”, e della zia la quale, riferendosi alla donazione degli organi del ragazzo, ha sottolineato come “la sua famiglia abbia fatto un gesto d’amore”.
All’esterno della chiesa, prima di condurre la salma verso il cimitero di Castello Roganzuolo, gli amici e i compagni di scuola hanno letto delle parole scritte per il giovane: “Sei e sarai sempre il nostro campione, ora abbiamo un angelo custode, ricorderemo le volte in cui abbiamo perso la corriera e le vacanze fatte insieme”.
Anche la fidanzatina di Michele ha letto parole colme di dolore per la perdita del suo amore adolescenziale. Un ultimo saluto a Michele è stato accompagnato dal lancio di palloncini azzurri e bianchi in aria, per rendere omaggio per l’ultima volta a una vita spezzata troppo presto.
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(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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