“Grazie infinite del dono di questa vita, chiunque tu sia”: l’elettricista 20enne Devis Gava, originario di San Fior di Sotto, ha scelto queste parole per ringraziare l’ignoto donatore delle cellule staminali emopoietiche necessarie per il trapianto che ha dovuto affrontare.
Devis è affetto da leucemia linfoblastica e lo scorso martedì 14 settembre è stato sottoposto a questa trasfusione in ospedale a Padova.
La sua lotta è iniziata nel 2016, quando c’è stato l’esordio della malattia, e il giovane ha dovuto fare due anni di cure chemioterapiche in uno dei periodi più delicati della sua vita.
Purtroppo la successiva ripresa è stata solo un’illusione e, all’inizio del mese di gennaio 2021, è arrivata l’amara sorpresa: la leucemia non era sparita e Devis è stato costretto a sottoporsi a tre nuovi e impegnativi cicli di chemioterapia e immunoterapia.
La trasfusione restava quindi l’unica possibilità per superare la malattia ma serviva un donatore compatibile, missione non semplice visto che dei tre fratelli e dei compagni della squadra di pallamano nessuno lo era.
Per lui si sono mobilitati in molti, anche il Comune di San Fior che lo scorso mese di giugno, con la collaborazione di Admo (Associazione Donatori di Midollo Osseo), aveva organizzato un incontro di sensibilizzazione e promozione della donazione in Sala Polifunzionale.
L’iniziativa era nata per sostenere la ricerca dei donatori compatibili geneticamente, circa 1 su 100 mila, che sono in grado di salvare una vita a tante persone.
“Martedì c’è stata la trasfusione e sono ancora molto stanco ma contento – spiega Devis – Ringrazio chi mi è stato vicino a partire dai miei familiari oltre alla mia ragazza, ai medici e a tutti i miei amici. Se io sono arrivato al trapianto è perché il mio donatore si era già iscritto al registro quindi invito le persone interessate a iscriversi perché si possono salvare delle vite. Eseguite la preiscrizione nel sito e sarete contattati: http://admoveneto.it/iscriviti”.
“Una bella notizia che ci riempie di gioia e ci fa capire, ancora una volta, quanto importante sia la cultura della solidarietà, del dono e della riconoscenza – ha affermato il sindaco di San Fior, Giuseppe Maset – Sono valori che sanno trasformare il dolore in gioia, l’incomprensione in amicizia e l’indifferenza in comunità virtuosa”.
Ora Devis dovrà restare in ospedale ancora per un po’ di tempo anche se in paese, dove è sempre stato molto attivo nel volontariato, lo aspettano a braccia aperte per tornare a vivere quella normalità che in molti danno per scontata.
In più occasioni Admo ha ribadito che, con un semplice prelievo di sangue, ci si può mettere a disposizione per la ricerca della compatibilità aiutando a salvare delle vite.
(Foto: Facebook).
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