Pagine di storia locale: riprende vita l’antica scuola di San Pietro di Feletto, sabato l’inaugurazione del nuovo polo turistico

Pagine di storia locale: riprende vita l'antica scuola di San Pietro di Feletto, sabato l'inaugurazione del nuovo polo turistico
Pagine di storia locale: riprende vita l’antica scuola di San Pietro di Feletto, sabato l’inaugurazione del nuovo polo turistico

L’antica scuola di San Pietro di Feletto ha finalmente ripreso vita: da anni l’edificio edificato nel primo Ottocento è tornato a essere protagonista, dopo diverso tempo in cui versava in stato di abbandono.

La struttura è stata infatti sottoposta a un intervento di restauro capillare, sotto la supervisione della Soprintendenza.

Un percorso, quello concluso, iniziato già nel 2018, quando l’immobile venne acquistato dal Consorzio delle Pro loco del Quartier del Piave, il quale successivamente trattenne per sé un terzo del titolo di proprietà, donando i restanti due terzi al Comune e alla Pro loco di San Pietro di Feletto, con l’obbligo di restauro della struttura, a cui dare una destinazione turistico-culturale.

Il tutto è stato possibile grazie a un finanziamento di 115 mila euro dell’amministrazione comunale, al sostegno di varie aziende del territorio e di Banca Prealpi SanBiagio, realtà che hanno devoluto una somma complessiva pari a circa 85 mila euro, a cui si è sommato un finanziamento di oltre 75 mila euro della Pro loco e una serie di bonus fiscali.

La Pro loco, committente dell’opera, ha quindi potuto procedere ai lavori di ristrutturazione e alla realizzazione di un nuovo ampliamento dell’edificio, destinato a ospitare nuovi servizi igienici prima mancanti (per donne, uomini e persone con disabilità), utili ai tanti turisti che arrivano in visita alla Pieve millenaria.

Complessivamente, è stata quindi sostenuta una spesa che ha superato i 370 mila euro. Un progetto, quindi, in cui hanno creduto l’amministrazione comunale, la Pro loco di San Pietro di Feletto, il Consorzio Pro loco del Quartier del Piave (che per primo ne ha finanziato l’acquisto) e le tante aziende del territorio, come è emerso in un appuntamento organizzato nella serata di martedì 23 maggio, per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera, consentendo loro di fare un primo giro di perlustrazione.

L’apertura al pubblico e l’inaugurazione ufficiale della struttura si terrà sabato 27 maggio alle ore 11, in concomitanza con l’inizio della Mostra dei vini di collina a Rua di Feletto, il cui taglio del nastro avverrà alla sera, alle 18.

Un po’ di storia e la struttura rinnovata

La storia dell’edificio inizia nel primo Ottocento: all’epoca la struttura aveva una duplice funzione, considerato che il primo piano era un ricovero degli utensili per le attività della chiesa, mentre al pianterreno risultava collocata la cantina.

La cantina dal 1825 iniziò a ospitare in parte le scuole elementari del paese, istituite nel 1818 sotto il dominio austriaco. Ancora oggi, infatti, la struttura è ricordata per essere stata la prima scuola del territorio di San Pietro di Feletto.

Una storicità che è stata mantenuta con questo restauro conservativo, che ha mantenuto le travature dei soffitti al piano superiore e la sagoma del camino un tempo esistente (la canna fumaria, anche se non funzionante, non è stata rimossa).Cambiamenti che sono stati illustrati nel corso di un incontro tenutosi martedì 23 maggio, in presenza dei rappresentanti di tutte quelle realtà e imprese che sono state di supporto alla realizzazione del progetto. Tutto in vista della piena operatività del nuovo polo turistico, a partire da domenica 28 maggio, con l’esposizione degli orari di apertura.

A guidare i presenti in questa “visita guidata” è stato Arcangelo Marcon, presidente della Pro loco di San Pietro di Feletto, il quale ha evidenziato quanto il restauro sia stato conservativo, oltre che un binomio tra gusto per il passato e innovazione.

Il piano superiore sarà ora uno spazio aperto a incontri e riunioni, con la prevista installazione di un televisore, dove sabato verranno mostrate quelle che sono state le varie fasi di lavoro: la conservatività della stanza è data dal recupero della maggior parte della travatura e delle mattonelle originali del soffitto, oltre alla presenza di un muro caratterizzato da un intonaco con sassolini in rilievo.

Il piano terra, invece, sarà un info point e area reception turistica, destinata alla promozione del territorio, non solo di San Pietro di Feletto, con spazi espositivi per brochures e depliant delle imprese del territorio. Lì, ad attendere i turisti (quelli della Pieve millenaria toccano quota 11 mila presenze all’anno), ci saranno i giovani del Servizio civile.

A livello strutturale, Marcon ha evidenziato la semplicità dello spazio, valorizzato da un antico piano di lavoro da falegnameria, donato dalla famiglia di Ottorino Ceschin: un tocco di arredo che evidenzia quella ricerca di conservazione del passato che è una nota di lettura dell’edificio stesso. Il 60% delle travature è stato sostituito, mentre lo spazio di lavoro è valorizzato dall’installazione di un impianto di luci diffuse in vetro soffiato.

Inoltre, è stato tolto un muro, non portante, che ha consentito l’ampliamento degli spazi a disposizione.

Entrambi i piani sono collegati tra loro da una scala in castagno appositamente studiata, che ha sostituito quella precedente, poco funzionale alla nuova struttura.

Soddisfazione per tutti quelli che hanno contribuito al progetto e per Maria Assunta Rizzo, sindaco di San Pietro di Feletto, il quale ha riferito quanto il nuovo infopoint turistico fosse “una necessità estrema”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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