Crisi alla Co.I.Pas? Per ora 18 dipendenti di una ditta a cui non mancherebbero commesse, e che lavora nel settore pubblico quasi esclusivamente, sono in ferie forzate e senza stipendio, senza sapere il perchè.
“Una situazione strana – conferma Massimiliano Piovesan della Fillea Cgil, a cui si sono rivolti – perché hanno ricevuto l’ultimo stipendio a maggio, relativo al mese di aprile. Poi con la fine di maggio la comunicazione che dovevano andare in ferie, mentre al posto dello stipendio, a metà giugno, hanno ricevuto comunicazione dalla ditta che l’imprenditore non avrebbe pagato ma stava decidendo il da farsi, dalla liquidazione ad una eventuale cessione o al proseguimento dell’attività”.
Tutto è andato in mano ad uno studio di consulenza che sta effettuando le analisi e valutazioni dei bilanci per continuare l’attività: “Una cosa stranissima – afferma Piovesan – perché questa azienda lavora solo con il pubblico, e quindi non mancano certo le commesse. Da tre settimane stiamo aspettando risposte dalla direzione e dal consulente che non si fa trovare, e non risponde al telefono. Nel frattempo i lavoratori rimangono in ferie”.
Ma il problema secondo quanto afferma il sindacalista, ora è che non possono ad esempio fare richiesta di dimissioni per giusta causa perché devono maturare due mancate mensilità per la disoccupazione. “C’è il problema che non si sa cosa farà l’azienda, che ha sempre lavorato, e che gode di un certo prestigio e quello che per le dimissioni devono passsare due mesi senza stipendio, fino ad agosto – dice Piovesan -. Siamo in un limbo, e manca la serietà del rapporto con lavoratori e sindacato che rivendichiamo. Noi con dieci anni di crisi, che ancora non è conclusa, abbiamo gestito le difficoltà che sopraggiungevano sempre con il dialogo e il confronto. Qui sta mancando il rapporto e non abbiamo comunicazioni, non ci sembra troppo corretto”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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