San Pietro di Feletto, è morto l’architetto Leopoldo Saccon: era responsabile operativo del dossier Unesco

Leopoldo Saccon era noto nel territorio in primis per il ruolo assunto nel corso dell’iter che ha portato al titolo di Patrimonio Unesco: è suo il volume dal titolo “Alti paesaggi. Il senso della natura nel paesaggio dell’Alta Marca trevigiana”, edito da Antilia nel 2003, che di fatto lanciava la candidatura in tempi non sospetti.

Un percorso del quale Saccon aveva avuto la soddisfazione di vedere il suo compimento nel luglio 2019, una vittoria seguita dalla firma dell’atto costitutivo dell’associazione di gestione del Patrimonio delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene nel gennaio di quest’anno.

Leopoldo Saccon è mancato nel pomeriggio di oggi, venerdì 18 dicembre: avrebbe compiuto 72 anni il prossimo 25 marzo, compleanno che avrebbe festeggiato con la moglie Maria Assunta Botteon, ex sindaco del Comune di San Pietro di Feletto e ora presidente del Centro culturale Humanitas di Conegliano.

E da San Pietro di Feletto sono arrivati i primi messaggi di cordoglio, a partire dall’attuale sindaco Maria Assunta Rizzo: “Noi tutti, come amministrazione, lo ricordiamo con tanto affetto e lo ringraziamo per quanto ha fatto per il nostro Comune. Per dieci anni ha fatto parte della commissione edilizia e non ha mai fatto mancare la sua cultura per il paesaggio. Suo era, infatti, il progetto del parco di San Pietro di Feletto. Era amante del paesaggio e del bel territorio”.

“Noi lo ringraziamo davvero di cuore e ricordiamo che lui è uno dei padri del titolo di Patrimonio Unesco: noi ora siamo quello che siamo grazie a lui. – ha proseguito Rizzo – Era una brava e una grande persona, nonché marito del nostro ex sindaco Maria Assunta Botteon, ancora molto amata da tutta la cittadinanza“.

Anche il Presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Innocente Nardi ha voluto ricordare così l’architetto: “In tutti questi anni di lavoro dedicato alla candidatura delle colline di Conegliano Valdobbiadene a Patrimonio dell’Umanità, l’architetto Saccon si è sempre dimostrata una persona di grande professionalità”.

È stata una figura determinante per il raggiungimento del riconoscimento Unesco, – spiega – che ha dedicato tempo e passione, per questo straordinario successo, sin dal 2008. Ho avuto l’onore di conoscerlo e di collaborare con lui e ritengo che questo territorio abbia perso un eccezionale punto di riferimento per la tutela delle colline”

Dispiacere per questa perdita espresso anche dal Centro Humanitas, che “si stringe attorno al dolore della presidente e della sua famiglia”.

Saccon si era laureato in Architettura nel 1975, all’università Iuav di Venezia, sotto la guida di Massimo Cacciari. La tesi viene poi pubblicata e il neolaureato prosegue la propria carriera come ricercatore del corso di Laurea in Urbanistica.

Nel frattempo diviene vicepresidente della Testingmedia scrl, realtà che opera nel settore della ricerca storico-culturale e delle produzioni grafiche-televisive, con collaborazioni con enti pubblici come il Comune di Venezia, La Fenice, La Biennale e diversi Comuni del trevigiano.

Successivamente era divenuto amministratore unico della Tepco srl, realtà operativa nel campo dei sistemi informativi geografici e della cartografia numerica, applicati alla pianificazione territoriale.

Nel 1996 aveva fondato la Saccon & Associati, specializzandosi nei campi della pianificazione territoriale e dei piani di Protezione civile, ma anche nell’ambito del restauro storico-edilizio di capolavori come Villa Pisani a Montebelluna, il Teatro della Senna a Feltre, fino ai teatri Da Ponte e Careni, rispettivamente a Vittorio Veneto e a Pieve di Soligo.

Ma la Saccon & Associati aveva posto la propria firma anche in progetti di riqualificazione paesaggistica, come quello inerente i percorsi dei laghi di Revine Lago, del parco della Pieve di San Pietro di Feletto e del giardino storico di Ca’ Tron, nel sestiere di Santa Croce a Venezia.

Infine, nel 2003, la Saccon & Associati era confluita nella Tepco srl, dove Saccon rivestiva il ruolo di amministratore unico e di direttore tecnico.

Era stato sfiorato dalla tragedia del Molinetto della Croda del 2 agosto 2014, da cui era stato assolto.

La professionalità di Leopoldo Saccon gli aveva consentito di diventare membro del gruppo di lavoro istituito dalla Regione Veneto, per l’attuazione del Piano paesaggistico regionale, e dell’Osservatorio del paesaggio dell’Alta Marca trevigiana.

Sono molte le cose per le quali Saccon verrà ricordato ed è per questo che la notizia della sua scomparsa ha creato profondo cordoglio non soltanto nel felettano.

Non è ancora nota la data dei funerali che, presumibilmente, verrà diffusa nei prossimi giorni.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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