È stata una serata per festeggiare il risultato del progetto “La grande impresa” quella di ieri, domenica 19 settembre, all’hotel ristorante Ca’ del Poggio di San Pietro di Feletto.
Tutto era iniziato questa estate con l’annuncio di una nuova iniziativa a sostegno della ricerca, in particolare a supporto dell’Associazione italiana progeria di Sammy Basso, realtà impegnata nello studio di una cura per una patologia che provoca una forma di invecchiamento precoce.
Una malattia che riguarda al momento 130 persone nel mondo e per la quale il mondo della ricerca si sta spendendo, per trovare un farmaco o una terapia in grado di contrastare gli effetti di tale patologia.
E proprio per aiutare la ricerca è nata l’iniziativa, sorta quasi per caso, per la quale la macchina organizzativa si è accesa lo scorso gennaio: una squadra di appassionati ciclisti, “I fortissimi”, composta da Piero Chiesurin, Filippo De Luca, Luca Dell’Armellina, Giandomenico Santarossa e Romeo Bissoli, ha così deciso di rinunciare alle proprie ferie estive, per mettersi in sella e percorrere 1.701 chilometri suddivisi in sette tappe, dal 13 al 19 agosto (vedi articolo).
Un viaggio sui pedali affrontato, nonostante le intemperie, in 62 ore a una velocità di 27 chilometri orari, e una media di 243 chilometri giornalieri per 9 ore e 23 minuti di pedalata quotidiana.
Ieri sera i protagonisti dell’impresa hanno raccontato ai presenti gli aneddoti che hanno caratterizzato un viaggio sicuramente impegnativo, ma che ha lasciato emozioni visibili. Sveglia alle 6.30 e poi in sella alle 8 fino a sera: i ciclisti hanno così idealmente unito il territorio del Patrimonio Unesco al Muro della Bretagna, Orléans e al territorio della Champagne.
Un viaggio documentato grazie alle dirette serali in compagnia dei “fortissimi” e dello stesso Sammy Basso, a cui gli spettatori potevano partecipare, aggiudicandosi un chilometro di questo percorso verso la solidarietà. E il risultato è stato di tutto rispetto, con una cifra raccolta pari a 29.380,02 euro che saranno versati direttamente all’associazione di Sammy Basso.
“Sono passati 20 anni di ricerche per la progeria, con farmaci sempre più avanzati – ha spiegato Sammy – Dalla teoria bisogna ora passare alla pratica e tra qualche anno ci sarà la possibilità di curare questa malattia”.
“Questa è una ricerca che coinvolge tutti quanti: anche durante il lockdown gli studi non si sono mai fermati” ha proseguito Basso, rivolgendo una dedica anche ai genitori presenti in sala: “Siamo una grande squadra”.
Alla serata erano inoltre presenti Tommaso Razzolini in rappresentanza della Regione Veneto, Giuliano Vantaggi per l’associazione Patrimonio Unesco e il sindaco di San Pietro di Feletto Maria Assunta Rizzo, oltre agli sponsor dell’iniziativa e a tutti coloro che hanno sostenuto e seguito da vicino l’iniziativa.
“Grazie a tutti per la passione e la dedizione, ognuno ha fatto la sua parte”, è stato il ringraziamento rivolto a tutti i presenti dal padrone di casa Alberto Stocco.
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