Sala gremita ieri sera alla barchessa municipale di San Pietro di Feletto, per l’incontro “Tale cane…tale padrone”, incontro organizzato da DogArt e dal Comune, allo scopo di fornire tutte le indicazioni utili per avere delle relazioni positive con i propri cani.
Ad affrontare l’argomento sono state la veterinaria Paola Guarnieri, l’educatrice cinofila Isadora Doimo e la counselor Francesca Dalla Cia.
Tante le nozioni messe sul piatto: da quelle pratiche, per quanto riguarda la gestione pratica dei nostri amici a quattro zampe, fino a quelle più emotive.
Interessante il concetto base che è emerso più volte nel corso della serata: i cani hanno la loro natura, che deve essere sia rispettata che tenuta in considerazione per ciò che riguarda la vita di tutti i giorni.
“L’aumento numerico degli animali domestici è diventato un aspetto notevole anche in fatto di spesa – la premessa di Giorgio Comuzzi, assessore all’ambiente del Comune di San Pietro di Feletto -. Il business di questo settore è infatti aumentato del 15% in fatto di pet food e di polizze assicurative. Sono nate poi anche delle macellerie per cani e gatti”.
“Importante è anche il modo in cui devo comportarmi nel caso in cui io trovi un cane per strada, sebbene il randagismo non sia un fenomeno diffuso nelle nostre zone”, ha aggiunto.
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L’incontro si è aperto con una panoramica riguardante i primi aspetti pratici da affrontare, nel momento in cui si adotta un cane, dall’iscrizione all’anagrafe canina fino all’eventuale passaporto in caso di viaggi all’estero. E ancora, i trattamenti parassitari, le tempistiche per le vaccinazioni e le malattie che potenzialmente sono trasmissibili da cane a padrone, la cura dell’alimentazione, fino alle buone abitudini da tenere a mente: in primis la raccolta delle feci lasciate dal nostro cane durante le passeggiate.
Una certa attenzione è stata rivolta al tema della prevenzione delle aggressioni: è necessario evitare in tutti i modi la fuga dei propri cani, altrimenti si tratta di una “mancata custodia”. In sostanza, avere un cane significa avere delle responsabilità e dei doveri sia nei suoi confronti, ma anche verso quelli delle altre persone.
Nelle aree urbane è obbligatorio il guinzaglio non più lungo di un metro e mezzo, come è buona pratica usare la museruola.
“Un cane ragiona sempre da cane e ci invia dei messaggi: sarà sempre un predatore” è il messaggio lanciato dalle relatrici, non certo per impaurire la platea ma per infondere una certa consapevolezza, utile a una migliore gestione degli animali.
“Il 90% delle aggressioni avviene in famiglia. Quando un cane aggredisce, significa che è un cane che sta male”, è emerso, come il fatto che esistono diversi livelli di aggressione, da quella predatoria e territoriale (per la quale bisogna fare attenzione all’altezza delle proprie recinzioni) a quella “da dolore” (l’animale reagisce in seguito a uno stato di salute che lo sottopone a dolori molto forti), fino all’aggressività idiopatica (più rara, perché si manifesta a prescindere dalle condizioni in cui il cane si trova).
“Bisogna tenere conto della genetica del cane, che non deve essere mai sottovalutata: il cane deve imparare a vivere con noi – è stato quindi il consiglio più volte ribadito che, se tenuto in mente, aiuta a gestire il cane nel miglior modo possibile -. La scusa ‘non fa niente, è buono’ non è ammissibile. Il problema è l’educazione delle persone: avere il cane non significa che gli altri non esistono. La sua gestione comportamentale, fin da cucciolo, può essere un aiuto. Inoltre, è importante ricordare che ai cani non bisogna far superare la soglia del morso, perché potrebbero farlo una seconda volta”.
Prima di adottare un cane, è bene fare un’analisi globale di svariati fattori, perché è importante poi che ci sia un benessere reciproco durante questa convivenza.
Tra le variabili da considerare ci sono il tempo a disposizione da dedicare al cane, la vita e il lavoro che si fa, lo spazio a disposizione e il luogo in cui si vive, la tipologia di cane che si può gestire, la sua taglia e la sua razza, l’età, se si vuole adottare un maschio o una femmina: si tratta, quindi, di analizzare tutta una serie di fattori interni ed esterni.
“A volte prendiamo il cane per appagare noi stessi, – è stato il messaggio evidenziato – quando invece bisogna tenere conto di quella che è la sua natura”.
(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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