Una poesia per il Presidente Mattarella: gli alunni della classe quinta della “Silvio Pellico” scrivono i versi “Profumo di pace”

L’idea di scrivere una poesia è sorta di fronte alla riflessione sulla situazione bellica in Ucraina: gli alunni della classe quinta della scuola primaria “Silvio Pellico”, in via della Libertà a Rua di Feletto, hanno pensato bene di esprimere il proprio pensiero in alcuni versi, poi intitolati in maniera eloquente “Profumo di pace”.

Una classe che sfiora la ventina di studenti i quali, preoccupati per quanto sentito in televisione, hanno espresso il proprio stato d’animo in una poesia scritta collettivamente, assieme ai propri insegnanti.

“Naturalmente non siamo entrati nel merito delle questioni geopolitiche – hanno raccontato Elisabetta Costa, docente di Lettere, e Andrea Ghirardi, insegnante di sostegno, i quali hanno seguito il progetto assieme a Paola Faldon, maestra di religione, e Sabrina De Lazzaro, docente di musica e inglese, oltre a tutto il corpo docente – ma abbiamo preso la palla al balzo per inviare la poesia al presidente Sergio Mattarella. I bambini si sono dimostrati sensibili a queste tematiche e, pertanto, li abbiamo stimolati a entrare nella questione. Era una cosa che li prendeva emotivamente, a cui hanno fatto tutta una serie di collegamenti”.

Tutto il gruppo, accompagnato dai propri insegnanti, si è poi diretto assieme alle poste, per inviare la lettera al presidente della Repubblica.

I temi affrontati nel dialogo? L’importanza dell‘uso delle parole e del dialogo tra le persone, la collaborazione e la necessità di aprire letteralmente il cuore alle varie questioni.

Suggestivi e significativi i versi scritti dai bambini, che allo stesso tempo sono un vero e proprio appello: “Non facciamo la guerra!/ Noi bambini vogliamo/ la pace sulla Terra/ e con azioni/ la costruiamo./ Le armi non servono a niente/ fanno solo male alla gente./ Usiamo le parole/ così splenderà il sole./ Il dialogo è fondamentale/ per un’umanità originale,/ collaboriamo con le persone/ apriamo il cuore e/ condividiamo amore./ L’aiuto reciproco/ è l’arma migliore/ per diffondere amicizia/ cancellando il dolore./ Iniziamo ad ascoltare/ anche i nostri silenzi/ e nell’intensità del mare/ pensare che è una ricchezza/ esser tutti differenti./ Noi vogliamo un mondo migliore/ con tanta pace e più amore./ Ringraziamo di cuore/ chi ci aiuta a capire/ che la guerra fa solo soffrire./ Le dono un sorriso/ e tendo la mano/ posso scoprire che da un conflitto/ si può anche guarire”.

“Spesso pensiamo che i bimbi non ascoltino ciò che accade e li sottovalutiamo in questo – ha affermato il sindaco Maria Assunta Rizzo, la quale martedì 31 gennaio ha fatto visita alla classe per congratularsi del gesto – Quello che mi ha fatto riflettere è che hanno associato il tutto al Giorno della Memoria e al periodo del lockdown. Tutto ciò è un orgoglio anche per me”.

“Sono bambini molto sensibili, maturi e preparati – ha proseguito il primo cittadino -. Mi ha fatto piacere vedere che gli alunni delle elementari si interessano all’argomento”.

“Gli alunni, quando hanno saputo della risposta alla loro poesia, si sono stupiti e inizialmente pensavano che fosse uno scherzo” hanno riferito i docenti, raccontando che la classe è stata anche autrice di un dépliant turistico sul Felettano, riguardante i punti attrattivi della zona.

I versi (inviati assieme a una lettera di accompagnamento) sono stati scritti lo scorso aprile, mentre la risposta da Roma è giunta a dicembre, poco prima delle vacanze natalizie.

Nella missiva i bambini sono stati ringraziati per aver espresso al Capo dello Stato le preoccupazioni vissute “in questo difficile momento storico”. Gli alunni sono stati rassicurati sul fatto che Mattarella “segue con molta attenzione le dinamiche della guerra, sollecitando spesso istituzioni e mondo politico a trovare soluzioni, tese a ricostruire fiducia e serenità nella società civile”.

(Foto: Scuola “Silvio Pellico” di Rua di Feletto e Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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