A volte ritornano…da Segusino il “refresh” artistico dei Lacrima Christi porta la firma di Stenox e Riccardo

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A volte ritornano verrebbe da dire, in questo caso il ritorno è di quelli “forti”: parliamo dei Lacrima Christi, band segusinese che, dagli anni 80 fino ai primi del Duemila (passando per due formazioni diverse) hanno sfoggiato e trasmesso tutto il loro “original” e “mystic” rock nell’Alta Marca trevigiana e non solo.

Il vocalist e polistrumentista è Stefano Curto (in arte Stenox), artista a 360 gradi, non solo nella musica.

Sono molti gli album sviluppati negli anni, dove spiccano April (2002), Il Risveglio (2005) e Vano Malcontento (2014) e proprio da quest’ultimo ci colleghiamo al suo nuovo project, in cui è stato coinvolto il giovane Riccardo Dalla Vedova.

Un progetto che ha permesso di riprendere in mano un album che, a detta dei due, aveva qualche lacuna dal punto di vista tecnico.

Lavori minuziosi attuati grazie all’aiuto appunto di Riccardo, giovane artista valdobbiadenese che, grazie alle conoscenze tecniche e audio, si è arrivati a dare nuova linfa e colore al “Vano Malcontento”.

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“Ancora non c’era l’emotività che volevo io – afferma Stenox – Ora siamo riusciti a spingere questo project al 100% delle sue potenzialità“.

Sound pulito e arricchito, senza tralasciare il significato che, nel periodo di attività dei Lacrima Christi, ha voluto dare il giusto mix di emozioni, sentimenti e spiritualità dell’essero umano: tutti ingredienti non banali che riescono a far breccia nel cuore dell’ascoltatore.

“Una concezione della musica come forza creatice – spiega Riccardo, preso fin da subito di riprendere i vecchi progetti del gruppo segusinese – Tra noi giovani sfortunatamente si è un po’ persa l’attrazione verso questo tipo di musicalità. Nella maggior parte della musica di oggi, soprattutto quella commerciale, non si riesce a trasmettere le emozioni ma solo contenuti che piacciono alla gente perchè il target lo impone“.

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E proprio questo duo potrebbe fare da apripista per diverse band o artisti che vogliono iniziare un percorso musicale, l’unione tra vecchie e nuove generazioni dando però un risultato originale e “fresh”.

“Era importante chiudere il cerchio – afferma Stenox – Con questo lavoro ho voluto far rifiorire l’ablum, cercando però di non modificare l’anima di quest’ultimo (a fine marzo pubblicheremo il lavoro). Ma non è finita qui…ci saranno altre collaborazioni in cascina. Stay tuned“.

Nel territorio la fiamma rock, con un accenno di psychedelic non si è ancora spenta: ci sono i pretesti nel presente e nel futuro per dare una ridefinizione a questo genere. La vena artistica si spera possa coinvolgere tutti i target prima o poi.

(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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