Frantumata la lapide di Filippo Arcelli nel cimitero del paese. La famiglia: “Un nuovo dolore per noi”. Il sindaco: “Sono allibita”

La lapide di Filippo Arcelli frantumata
La lapide di Filippo Arcelli frantumata

A Segusino non era mai avvenuto un atto terribile come quello a cui hanno assistito i familiari di Filippo Arcelli, figura di rilievo del paese e non solo, scomparso cinque anni fa.

Esclusivamente la sua lapide è stata frantumata con violenza inaudita, e purtroppo nel camposanto non ci sono telecamere che possano consentire di risalire all’autore o agli autori di un gesto di una così grande malvagità.

Filippo Arcelli era una persona benvoluta in paese perché diretto nei modi, molto attento al bene comune e davvero visionario. Negli anni Sessanta, infatti, aprì a Segusino “La Taverna”, una delle prime balere della zona, poi diventata “Od Telephone”, una famosa discoteca in stile “british” che gestì fino 1996.

Consigliere comunale d’opposizione dal 1998 al 2002, negli anni duemila Arcelli fondò e presiedette un comitato popolare contro l’installazione di 16 pale eoliche nel vicino Comune di Vas che avrebbero deturpato anche il paesaggio montano segusinese.

“Non so quale rabbia e povertà d’animo induca un individuo (o più individui) a distruggere la lapide di un uomo mancato quasi 5 anni fa, con l’unico risultato di causare nuovo dolore alla moglie e noi figlie – afferma la figlia Flavia -. Quale sia la ragione? Una sola, la meschinità. Cosa del tutto estranea a nostro padre, che già da tempo si era accorto di quanto si fosse imbruttito l’essere umano”.

Sono allibita da quanto è successo e mortificata per la famiglia del caro Filippo, che ricordiamo tutti con affetto – dichiara il sindaco di Segusino, Gloria Paulon -. Anche questi episodi saranno evitati quando avremo realizzato nei prossimi mesi i lavori in cimitero, che prevedono, oltre al restauro estetico del camposanto, anche l’apposizione di telecamere e la chiusura centralizzata del cancello in determinate fasce orarie”.  

(Foto: Facebook).
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