Lunedì 6 febbraio esce al cinema una produzione tutta veneta, “Gino Soldà – Una vita straordinaria“, con regia di Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon.
Chi era Gino Soldà?
Alpinista vicentino tra i più forti e completi d’Italia, partecipa nel 1932 alle Olimpiadi Invernali di Lake Placid (USA) ma la guerra cambia la sua vita: l’8 settembre 1943 diventa partigiano, aiuta ad espatriare gli ebrei in Svizzera e l’8 gennaio 1944 conduce in salvo due fuggitivi alleati.
Le riprese a Segusino nel 2021
Il film in uscita al cinema lunedì 6 febbraio è stato in parte girato anche a Segusino, tra Stramare e Milies, nell’estate 2021.
Le riprese nel paesino trevigiano riguardano due età della vita di Soldà: il periodo più duro della guerra di liberazione nazionale, quando salvò in valle d’Aosta dei fuggitivi che erano braccati dai fascisti, e poi gli anni Ottanta a Valdagno, riprodotti in una casa di Stramare con arredi originali e preziosi cimeli del grande alpinista veneto.
Ma non è tutto. Con i registi e la casa di produzione l’amministrazione del sindaco Gloria Paulon sta organizzando una proiezione speciale a Segusino, alla presenza di alcuni dei protagonisti e di ospiti illustri.
L’impresa italiana sul K2
Gino Soldà nel 1954 viene chiamato da Ardito Desio a far parte della spedizione italiana sul K2 come caposquadra. Gino ha 47 anni, è il più vecchio fra gli alpinisti del gruppo.
Il 26 luglio raggiunge i 7100 metri sulla Piramide Nera e il 31 luglio Achille Compagnoni e Lino Lacedelli raggiungono la vetta grazie al supporto ed ai sacrifici dell’intero gruppo.
Un “esame” che con la morte dell’amico e compagno Puchoz, si fa più difficile da affrontare, ma sarà grazie alle poche righe ricevute in una lettera del figlio Manlio che Gino troverà la forza di andare avanti.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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