Un’undicesima edizione che ha fatto registrare presenze record nel piccolo borgo di Stramare durante i venerdì di questo mese di luglio. Gli ingredienti? Quattro serate culturali su argomenti diversi che hanno attirato centinaia di persone nella frazione di Segusino, fondata nel Seicento da un gruppo di carbonai istriani. Domani, venerdì 26 luglio, alle ore 20.45 è in programma l’ultima, attesa serata, organizzata dal gruppo spontaneo “amareSTRamare” in collaborazione con la Pro Loco di Segusino e l’amministrazione comunale.
Venerdì 5 luglio si è parlato di mulini, farine e pane, venerdì 12 luglio degli ultimi pastori transumanti, venerdì scorso si è affrontato un argomento molto delicato, dal titolo “Il mestiere più antico: la professione di meretrice nella Treviso dell’Ottocento e fino alla legge Merlin”
Domani sera, venerdì 26 luglio, si parlerà di muri a secco e manufatti in pietra, con la partecipazione del regista Michele Trentini e di Maurizio Tondolo, direttore Ecomuseo delle acque del Gemonese.
I manufatti in pietra, in particolare a secco, sono protagonisti in territori come il nostro, povero di superfici pianeggianti. Basta imboccare un sentiero in costa per imbattersi subito non solo nei muri a secco che lo costeggiano e sorreggono, ma anche in terrazzamenti, e poi barch, masiere, pose, casonet, spesso confusi o letteralmente “fagocitati” dalla vegetazione sopraggiunta. Sono i testimoni di un forte legame fra la comunità locale ed un ambiente non sempre facile da fruire e gestire. Nel 2018 l’arte dei muri a secco è stata iscritta nella lista dei beni immateriali dichiarati Patrimonio dell’Umanità.
I venerdì nel borgo sono una grande opportunità di conoscenza, un modo alternativo per trascorrere una serata in allegria all’aperto, un’occasione per mantenere vivo un borgo che offre al curioso visitatore scorci mozzafiato.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
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