Tumore all’intestino scoperto e operato in poche ore: “Grazie all’ospedale di Vittorio Veneto”

Ieri passaggio al Pronto Soccorso di Vittorio Veneto per la cantante Alessia Toffoli

È una storia a lieto fine quella raccontata da un lettore di Qdpnews.it residente a Falzé di Piave, frazione del Comune di Sernaglia della Battaglia, che ha deciso di raccontarla principalmente per avere l’opportunità di ringraziare l’Ospedale di Vittorio Veneto.

Il caso ha riguardato il nipote, un 50enne che da tempo lamentava dei dolori e un malessere sempre più ingestibile all’intestino: grazie alla diagnosi fatta al Pronto soccorso di Vittorio Veneto è stato possibile risalire alle cause di questo malessere, ovvero un tumore a uno stadio avanzato, contro il quale il personale medico ha deciso di agire immediatamente, operando subito il paziente.

“Mio nipote lamentava questi dolori e negli ultimi due mesi aveva perso 15 chili, visibili considerato che non è mai stato grasso” racconta lo zio paterno dell’uomo, il quale ha riferito di aver chiamato un’ambulanza e di essersi rivolto al Pronto soccorso dell’Ospedale di Conegliano, senza poter risolvere questo continuo malessere che inizialmente sembrava attenuarsi e migliorare con l’intervento dei sanitari, salvo poi ripresentarsi con l’intensità di prima.

Una situazione che ha subìto un’accelerata la scorsa domenica. “Il nostro medico curante era in ferie e il suo sostituto, vista la situazione, ci ha consigliato di approfondire la situazione facendo degli esami – ha proseguito il lettore -. Le cose sono però cambiate nel fine settimana: mio nipote abita nell’appartamento sopra al mio e domenica ho sentito un tonfo. Sono quindi salito e l’ho visto a terra: gli era venuto un malore ed era caduto“.

Così la decisione, anche con l’altra nipote, di portare il 50enne in Pronto soccorso a Vittorio Veneto, per tentare di capire quale fosse la causa di tutto ciò.

“Quando siamo arrivati al Pronto soccorso, mio nipote è stato fatto entrare subito, per essere visitato – ha proseguito -. Lì c’era una dottoressa, la quale ha capito che c’era qualcosa di sospetto e, quindi, ha iniziato a fare tutta una serie di controlli, per poi chiamare il primario, il dottor Ferdinando Agresta“.

“Il primario è arrivato ed è stata fatta una Tac a mio nipote, quindi è emersa la diagnosi: un tumore all’intestino, allo stadio avanzato – ha raccontato -. Il primario ci ha quindi spiegato che, visto lo stato delle cose, non c’era tempo per fare una biopsia ma, al contrario, bisognava operare subito, quella sera stessa”.

L’operazione è stata eseguita e attualmente il nipote del lettore è ricoverato all’ospedale vittoriese per affrontare la fase della convalescenza.

La situazione è già cambiata: negli ultimi tempi non aveva più nemmeno voglia di parlare. Ora, invece, parla e ha ripreso anche a mangiare. Dopo che si sarà ripreso, verranno comunque fatti degli esami ulteriori per verificare che tutto sia a posto – ha aggiunto -. Voglio ringraziare l’Ospedale e il Pronto soccorso di Vittorio Veneto, assieme al primario e al personale medico, per la professionalità che hanno dimostrato e per l’umanità”.

“Volevo sottolineare la loro professionalità perché, spesso, capita che i medici vengano bistrattati. Invece, a Vittorio Veneto hanno capito subito quale fosse il problema e sono intervenuti immediatamente, facendo un’operazione di domenica, quindi durante un giorno festivo di agosto – ha proseguito -. Poi ho visto che la stessa umanità che hanno dimostrato nei nostri confronti ce l’avevano anche con tutti gli altri pazienti in sala di attesa, ai quali il personale medico chiedeva se avessero bisogno di qualcosa mentre aspettavano di entrare nell’ambulatorio. Considerata la grande professionalità, mi pareva giusto ringraziarli” ha concluso.

Venuto a conoscenza della storia, il direttore generale dell’azienda sanitaria Ulss 2 Francesco Benazzi ha espresso la propria soddisfazione: “L’Ospedale di Vittorio Veneto è un’eccellenza, dalla chirurgia all’otorinolaringoiatria – ha commentato -. Questa è stata una chiara risposta dalla struttura, in cui sono state dimostrate le competenze e il fatto che, quando un paziente è in emergenza, l’aiuto c’è”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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