Ieri mattina, lunedì 2 ottobre, c’è stato uno sciopero dei lavoratori nello stabilimento Electrolux di Susegana.
Alla base di questa azione c’era il provvedimento preso dall’azienda nei confronti dell’operaia che subì un infortunio a metà settembre.
“Dopo la multa e i soldi tolti dalla busta paga ad una operaia infortunata – si legge in una nota pubblicata nella pagina social Skatenati Electrolux -, arriva la dura reazione dei lavoratori e la loro Rsu Fim, Fiom, Uilm, con blocco produzione, cortei interni e negli uffici della direzione. Qualche momento di tensione con le gerarchie aziendali incrociate nel passaggio del corteo di protesta nei reparti produttivi, totalmente fermi. Adesione anche di parti della linea di comando aziendale”.
Dall’azienda fanno sapere che la lavoratrice avrebbe riconosciuto la propria responsabilità nell’infortunio.
“Aveva compiuto una manovra vietata dalle regole interne sulla sicurezza – sottolineano dallo stabilimento Electrolux -. Per essere più precisi, un transpallet era stato tirato dando le spalle alla direzione di marcia. L’azienda, visto che ha riscontrato un comportamento che va contro le procedure di sicurezza, da prassi deve effettuare una contravvenzione”.
“In questo caso si è proceduto con una multa – concludono -. Alcune Rsu hanno detto che la dipendente avrebbe compiuto la manovra sbagliata a causa dello stress termico dovuto al caldo. In realtà la lavoratrice stava operando nella linea Genesi, la più moderna all’interno dello stabilimento nella quale erano attivi dei raffrescatori adiabatici e altri accorgimenti contro le alte temperature”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it